Rilasciati in Pakistan due cristiani accusati di blasfemia, ma resta la paura
Dopo le minacce e le violenze subite nei giorni scorsi , la comunità cristiana di
Faisalabad tira un respiro di sollievo: sono stati rilasciati i due fratelli cristiani
accusati di blasfemia. Il Pastore Rashid Emmanuel e suo fratello Sajid Emmanuel erano
stati arrestati il 4 luglio e, dopo 15 giorni di custodia e di intensi interrogatori,
sono stati rimessi in libertà perché non è stato trovato dalla polizia alcun riscontro
obiettivo delle accuse a loro carico. Secondo i militanti che li hanno denunciati,
i due avevano distribuito pubblicamente volantini e libretti con frasi ingiuriose
verso il Profeta Maometto e facevano propaganda anti-islamica sul loro sito web. Come
riferiscono fonti locali dell'agenzia Fides, le indagini hanno appurato che le accuse
erano false, dato che nel materiale diffuso non c’era alcuna parola contro l’Islam
e il suo Profeta. Il caso dei due fratelli aveva generato una violenta protesta di
massa di militanti islamici a Waris pura, uno dei maggiori sobborghi di Faisalabad,
abitato da un folta comunità cristiana di circa 100mila persone. Il corteo aveva anche
colpito con un sassaiola la chiesa cattolica del Santo Rosario a Waris pura, causando
forte apprensione fra la popolazione locale. Molte famiglie, in preda al panico, hanno
preferito abbandonare temporaneamente le loro case. La fonte di Fides a Faisalabad
sottolinea che: “ora c’è un maggiore stanziamento di forze di polizia nella zona e
la situazione sembra tornata alla normalità. Ma la gente che vive nei quartieri di
Barakat pura, Waris pura, e negli altri quartieri a maggioranza cristiana è ancora
terrorizzata. Resta vivo nella comunità il ricordo dei massacri dell’estate scorsa,
quando si sono verificati attacchi di massa a insediamenti cristiani, alcuni molto
gravi (a Gojra, Korian, Kasur) che hanno causato morti e feriti. Chiediamo a tutti
di pregare per la pace a Faisalabad”. (R.P.)