Scoperta un'opera attribuibile a Caravaggio nel quarto centenario dalla morte dell'artista
Un giovane uomo prono su una tavola avvolta dalle fiamme, la bocca aperta in un muto
grido, la mano tesa in un gesto estremo: è un’immagine del “Martirio di San Lorenzo”,
dipinto impeccabile rinvenuto a Roma, che annuncia la possibile attribuzione a Caravaggio,
proprio in occasione dei festeggiamenti del quarto centenario dalla sua morte (18
luglio 1610). Ancora in attesa della garanzia di ufficialità – come si legge sull’Osservatore
Romano – l’opera rappresenta l’occasione per analizzare il rapporto dell’artista con
i Gesuiti, proprietari del quadro rimasto inedito fino ad oggi, che aprirebbe un nuovo
filone di studi su Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. Il Martirio di San Lorenzo
costituisce un chiaro riferimento ai dettami iconografici di matrice gesuita, come
il marcato realismo, voluto espressamente dalla compagnia di Gesù per facilitare nei
novizi, destinati alle terre di missione, la comprensione del momento del martirio.
Intanto, più di ventimila persone hanno partecipato a “La notte di Caravaggio”, conclusasi
stamani. La rassegna ha ripercorso idealmente la maturazione artistica del genio di
Michelangelo Merisi, con opere esposte in chiese e nei maggiori poli museali romani,
tra cui la Galleria Borghese che ha ospitato la “Giugitta” e “Oloferne” e Palazzo
Barberini che ha messo in mostra il “Narciso”. (A cura di Alessandra De Gaetano)