La riflessione sul Vangelo della domenica di padre Bruno Secondin
Nella 16.ma domenica del Tempo Ordinario, il Vangelo presenta il brano di Luca nel
quale Gesù si ferma ospite in casa delle sorelle di Lazzaro, Marta e Maria. Alla richiesta
della prima perché la sorella interrompa l’ascolto del Maestro e le presti aiuto nei
servizi di casa, Gesù le risponde:
“Marta, Marta, tu ti affanni e ti
agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore,
che non le sarà tolta”. Su questo brano del Vangelo
ascoltiamo il commento del padre carmelitano Bruno Secondin, docente di Teologia
spirituale alla Pontificia Università Gregoriana: Quando viene
un ospite a casa nostra, facciamo di tutto per farlo sentire a suo agio: a lui diamo
il posto più importante, per lui prepariamo cibo speciale, vogliamo ascoltarlo con
tutta calma. Così Marta, concreta donna di casa, si dà da fare in cucina per mostrare
che si mette a disposizione di Gesù. Maria preferisce dargli la possibilità di dire
quello che vuole comunicare. Due atteggiamenti di grande importanza, tutti e due segno
di amore all’ospite.
In realtà, Gesù cercava amici per dialogare, più
che mensa abbondante. Maria lo aveva capito, e perciò preferisce stare ad ascoltare
il Maestro, come discepola. Gesù però non disprezza la premura di Marta, ma la indirizza
meglio. Poi quando muore Lazzaro, sarà Marta che mostrerà di aver capito meglio i
suoi discorsi. Nonostante le faccende, aveva ascoltato attentamente e assimilato bene
i discorsi.
Senza ascoltare la Parola di Gesù, rischiamo di affaccendarci
senza sapere perché. Ma anche tra le pentole si può ascoltare la sua parola, tenerlo
d’occhio, e tutto prende un altro sapore. Ne era convinta anche Santa Teresa d’Avila.
Ascolto e servizio: questa è fede pratica.