Il cardinale Cordes porta ad Haiti gli aiuti del Papa per i terremotati
Il presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum e della Fondazione Populorum Progressio,
il cardinale Paul Josef Cordes, si recherà il prossimo 22 luglio ad Haiti, dove, a
nome del Santo Padre, consegnerà un primo dono di 250.000 dollari per dare inizio
al progetto di ricostruzione della scuola Saint François de Sales di Port-au-Prince,
distrutta dal sisma del 12 gennaio scorso. Lo riferisce un comunicato di Cor Unum.
Il porporato porterà inoltre un’offerta, sempre a nome del Santo Padre, destinata
a Caritas Haiti. La visita avviene nel contesto della riunione annuale del Consiglio
di Amministrazione della Fondazione Populorum Progressio che avrà luogo dal 20 al
23 luglio a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana, presso la Casa arcidiocesana
“María de la Altagracia” al fine di deliberare il finanziamento di progetti in favore
delle comunità indigene, meticcie ed afroamericane contadine dell'America Latina e
dei Caraibi. Si tratta della prima occasione in cui il Consiglio di Amministrazione
tiene la propria riunione annuale in un Paese dei Caraibi, zona geografica ove vi
sono importanti nuclei di popolazioni afroamericane e contadine. La tradizione di
celebrare tali riunioni nei vari Paesi dell’America Latina – riferisce il comunicato
- consente di venire in diretto contatto con la realtà concreta delle varie aree
del continente e, nel contempo, di far conoscere le attività della Fondazione presso
le Chiese particolari. Il 20 luglio si terrà una solenne celebrazione nella Cattedrale
di Santo Domingo, presieduta dal cardinale Nicolás de Jesús López, arcivescovo di
Santo Domingo e il 21 una celebrazione eucaristica presieduta da mons. Taveira, nella
Parrocchia di Santa Mónica dei Padri Agostiniani. Nel corso della riunione, si svolgerà
inoltre una conferenza stampa con i rappresentanti dei mezzi di comunicazione, allo
scopo di illustrare l’impegno della Fondazione. Giovedì 22 luglio avrà quindi luogo
la visita ad Haiti dove la Fondazione finanzia ogni anno un grande numero di progetti,
che era già in programma prima del terremoto che ha colpito il Paese nel mese di gennaio
scorso. La delegazione visiterà i campi degli sfollati, gestiti dalla Chiesa cattolica
e in uno di essi avrà luogo una celebrazione eucaristica, insieme alla Chiesa in Haiti.
Nel pomeriggio, presso la sede della nunziatura apostolica, è prevista una riunione
con i rappresentanti delle organizzazioni umanitarie presenti nel Paese, insieme ad
una visita alla sede della Caritas nazionale. Quest’anno – ricorda infine il comunicato
di Cor Unum - sono stati presentati 230 progetti, dislocati in 20 diversi Paesi, volti
a rispondere alle necessità di vari settori: produzione (agricoltura e allevamento,
artigianato, microimprese); infrastrutture comunitarie (acqua potabile, latrine, saloni
comunitari); educazione (formazione, attrezzature scolastiche, pubblicazioni); sanità
(campagne di prevenzione, attrezzature mediche per dispensari); edilizia (centri educativi
e sanitari). Il numero dei progetti presentati per Paese è il seguente: Brasile (57),
Colombia (41), Perù (21), Haiti (20), Ecuador (19), El Salvador (13), Bolivia (8),
Guatemala (8), Cile (7), Argentina (6), Repubblica Dominicana (6), Costa Rica (4),
Messico (4), Paraguay (4), Uruguay (3), Venezuela (3), Cuba (2), Panama (2), Antille
(1) e Nicaragua (1).