2010-07-15 14:34:10

Per Tarek Aziz consegnato alle autorità irachene, mons. Warduni invoca "misericordia e giustizia”


Un appello ai giudici iracheni affinché operino con giustizia e misericordia è stato lanciato dal vicario patriarcale di Baghdad, mons. Shlemon Warduni, dopo la consegna, da parte delle forze americane, del numero due di Saddam Hussein, Tarek Aziz, alle autorità irachene. Le parole del vescovo - riprese dal Sir - seguono quelle dell’avvocato di Aziz, Badie Aref, secondo il quale la vita del suo assistito “ora corre un grave pericolo. Egli teme che possa venire ucciso o che gli siano vietate le necessarie cure mediche”. Aziz, di fede cristiana, si consegnò agli Usa nel 2003, subito dopo la deposizione di Saddam Hussein. Processato per il coinvolgimento con il regime, è stato condannato dal tribunale speciale iracheno a sette anni di prigione. “La giustizia deve fare il suo corso ma senza dimenticare la misericordia – aggiunge il presule caldeo – va, infatti, tenuta presente la condizione particolare in cui si era costretti ad agire sotto il passato regime, quando non era concesso dissentire o esprimere pareri diversi. Personalmente credo che non avrebbe voluto la guerra. Era molto rispettato dai governi di quel tempo”. Nel 2003 Aziz fu ricevuto da Giovanni Paolo II che si adoperò a lungo per scongiurare la guerra. (M.G.)







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