2010-07-15 15:46:30

Italia: fiducia del Senato alla manovra. Cresce la povertà nel sud


Disoccupazione record nella zona euro a maggio. Con il tasso pari al 10 per cento, ha toccato il livello più elevato dall’agosto del 1998. Lo afferma la Banca Centrale Europea nel suo bollettino di luglio, prevedendo una stabilizzazione della tendenza nei prossimi mesi. Il documento segnala inoltre una ripresa “moderata” e “discontinua” nel prossimo futuro a causa delle manovre correttive in corso in diversi Paesi. Ed è proprio questo il tema centrale della politica italiana. Infatti il Senato ha approvato la fiducia, chiesta dal governo sulla manovra. I 170 sì sono arrivati dalla maggioranza, mentre i senatori delle opposizioni – 136 in totale - hanno votato contro. Il servizio è di Eugenio Bonanata:RealAudioMP3  

Il testo, che dovrà essere approvato entro la fine di luglio, passa ora all’esame della Camera dove l’aula si troverà di fronte un provvedimento 'blindato' visto che il governo ha già annunciato che porrà nuovamente la fiducia. Una mossa criticata dalle opposizioni, concordi nel definire “iniquo” un provvedimento che secondo il centro-destra aprirà invece le porte alla crescita e allo sviluppo. Il maxiemendamento prevede, tra l’altro, il dilazionamento delle tasse per le popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo, il blocco degli stipendi per i dipendenti pubblici e il taglio dei budget a disposizione dei Ministeri. Entreranno in vigore anche le nuove norme per la libertà d'impresa, i rincari dei pedaggi autostradali e la sanatoria per le case non accatastate. Un intervento da circa 25 miliardi, ritenuto necessario dal governatore della Banca d'Italia Mario Draghi che proprio oggi ha insistito sulla necessità di far presto in nome della stabilità chiesta da Bruxelles. Ma i tagli previsti sono stati contestati da molte categorie. In prima fila gli Enti locali e soprattutto le Regioni che però in queste ore hanno confermato che non riconsegneranno le deleghe allo Stato. In un documento approvato all’unanimità i presidenti regionali si dicono fiduciosi nel confronto avviato col governo ma chiedono l’apertura immediata del tavolo sul federalismo fiscale proprio per riequilibrare la ricaduta dei tagli. Intanto è sempre preoccupante la condizione delle famiglie italiane: secondo gli ultimi dati dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), diffusi stamattina e relativi al 2009, più del 10 per cento dei nuclei familiari del Paese vive uno stato di povertà relativa, che riguarda più di 8 milioni e mezzo di persone, collocate soprattutto al Sud dove peggiorano nettamente le condizioni di vita degli operai.








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