2010-07-15 15:35:21

Gli Arazzi di Raffaello in mostra ai Musei Vaticani


Evento straordinario ieri ai Musei Vaticani: a Cinquecento anni dalla loro prima stupefacente esposizione nella Cappella Sistina, sei dei dieci Arazzi disegnati per Papa Leone X da Raffaello, con le storie dei Santi Pietro e Paolo, sono tornati al loro posto per una sera. I manufatti voleranno a Londra in occasione di una grande mostra che sarà allestita al Victoria and Albert Museum dall’8 settembre al 17 ottobre 2010. La rassegna dal titolo “Cartoni e Arazzi dalla Cappella Sistina” avverrà in occasione della visita di Benedetto XVI nel Regno Unito. Numerosi i visitatori accorsi ieri in Vaticano per un’esposizione che non si ripeteva dal 1982. Il servizio è di Paolo Ondarza.RealAudioMP3  

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“Talmente ben fatti che paiono non tessuti ma fatti col pennello”. L’ammirato commento di Giorgio Vasari, autore cinquecentesco delle Vite degli artisti, pronunciato di fronte ai dieci arazzi fatti realizzare da Leone X su disegno di Raffaello dalla bottega belga di Pieter van Aelst, esprime l’alto livello qualitativo e il pregio di quelle straordinarie opere di tessitura eseguite per la Cappella Sistina. L’attento lavoro della bottega fiamminga tiene testa nelle espressioni dei volti, nelle trasparenze delle aureole o nelle sfumature dei colori al pennello del pittore delle Stanze. Anna Maria De Strobel, responsabile degli Arazzi dei Musei Vaticani:

 

“La tessitura del tessuto era considerata un’arte minore rispetto alle arti maggiori, cioè la pittura, la scultura, l’architettura … Quindi, essere paragonato ad un’arte maggiore è un successo enorme!”. 

Esposti per la prima volta nella solennità di Santo Stefano del 1519 e tessuti in seta e fili d’argento dorato, questi manufatti testimoniano la fortuna che gli arazzi conobbero nel XVI secolo. Ancora la De Strobel:

 

“Venivano molto richiesti. Direi che dall’inizio del Quattrocento si può dire che tutte le casate d’Europa cercano di avere collezioni di arazzi, perché ne scoprono la praticità. Ovviamente, se io prendo un dipinto di quelle dimensioni, non mi passa per le porte, non faccio nulla! Invece, l’arazzo permette di essere ripiegato, portato e poi rimesso su …”. 

Quattro di questi straordinari capolavori – “Il sacrificio di Listra”, “La pesca miracolosa”, “La consegna delle chiavi” e “La guarigione dello storpio” – voleranno a Londra a settembre, in occasione del viaggio del Papa nel Regno Unito, quando per la prima volta nella storia si potranno ammirare a confronto con i cartoni del Maestro rinascimentale conservati nella capitale britannica. “Neanche Raffaello li vide mai insieme”, ricorda il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci:

 

“E’ qualcosa che finora si sarebbe potuto soltanto sognare! Ma vedere insieme il momento germinale, il momento creativo di Raffaello – Raffaello che disegna l’idea – e poi la sua realizzazione dalla più grande arazzeria di quell’epoca, l’arazzeria di Pieter van Aelst, un grande fiammingo … ci voleva un viaggio delicato, importante come quello di Benedetto XVI nel Regno Unito, per riuscire a realizzare poi una impresa come questa!”. 

La suggestiva ipotetica ricostruzione dell’originaria posizione degli Arazzi, ai piedi degli affreschi dei pittori del Quattrocento e sotto la volta michelangiolesca, offerta ieri ai visitatori dai Musei Vaticani, ha consentito di ammirare nella sua completezza quello straordinario scrigno dell’arte rinascimentale che fu ed è ancora la Sistina.

 

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