Gli Arazzi di Raffaello in mostra ai Musei Vaticani
Evento straordinario ieri ai Musei Vaticani: a Cinquecento anni dalla loro prima stupefacente
esposizione nella Cappella Sistina, sei dei dieci Arazzi disegnati per Papa Leone
X da Raffaello, con le storie dei Santi Pietro e Paolo, sono tornati al loro posto
per una sera. I manufatti voleranno a Londra in occasione di una grande mostra che
sarà allestita al Victoria and Albert Museum dall’8 settembre al 17 ottobre 2010.
La rassegna dal titolo “Cartoni e Arazzi dalla Cappella Sistina” avverrà in occasione
della visita di Benedetto XVI nel Regno Unito. Numerosi i visitatori accorsi ieri
in Vaticano per un’esposizione che non si ripeteva dal 1982. Il servizio è di Paolo
Ondarza.
(musica)
“Talmente
ben fatti che paiono non tessuti ma fatti col pennello”. L’ammirato commento di Giorgio
Vasari, autore cinquecentesco delle Vite degli artisti, pronunciato di fronte ai dieci
arazzi fatti realizzare da Leone X su disegno di Raffaello dalla bottega belga di
Pieter van Aelst, esprime l’alto livello qualitativo e il pregio di quelle straordinarie
opere di tessitura eseguite per la Cappella Sistina. L’attento lavoro della bottega
fiamminga tiene testa nelle espressioni dei volti, nelle trasparenze delle aureole
o nelle sfumature dei colori al pennello del pittore delle Stanze. Anna
Maria De Strobel, responsabile degli Arazzi dei Musei Vaticani:
“La
tessitura del tessuto era considerata un’arte minore rispetto alle arti maggiori,
cioè la pittura, la scultura, l’architettura … Quindi, essere paragonato ad un’arte
maggiore è un successo enorme!”.
Esposti per la prima volta nella solennità
di Santo Stefano del 1519 e tessuti in seta e fili d’argento dorato, questi manufatti
testimoniano la fortuna che gli arazzi conobbero nel XVI secolo. Ancora la De
Strobel:
“Venivano molto richiesti. Direi
che dall’inizio del Quattrocento si può dire che tutte le casate d’Europa cercano
di avere collezioni di arazzi, perché ne scoprono la praticità. Ovviamente, se io
prendo un dipinto di quelle dimensioni, non mi passa per le porte, non faccio nulla!
Invece, l’arazzo permette di essere ripiegato, portato e poi rimesso su …”.
Quattro
di questi straordinari capolavori – “Il sacrificio di Listra”, “La pesca miracolosa”,
“La consegna delle chiavi” e “La guarigione dello storpio” – voleranno a Londra a
settembre, in occasione del viaggio del Papa nel Regno Unito, quando per la prima
volta nella storia si potranno ammirare a confronto con i cartoni del Maestro rinascimentale
conservati nella capitale britannica. “Neanche Raffaello li vide mai insieme”, ricorda
il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci:
“E’
qualcosa che finora si sarebbe potuto soltanto sognare! Ma vedere insieme il momento
germinale, il momento creativo di Raffaello – Raffaello che disegna l’idea – e poi
la sua realizzazione dalla più grande arazzeria di quell’epoca, l’arazzeria di Pieter
van Aelst, un grande fiammingo … ci voleva un viaggio delicato, importante come quello
di Benedetto XVI nel Regno Unito, per riuscire a realizzare poi una impresa come questa!”.
La
suggestiva ipotetica ricostruzione dell’originaria posizione degli Arazzi, ai piedi
degli affreschi dei pittori del Quattrocento e sotto la volta michelangiolesca, offerta
ieri ai visitatori dai Musei Vaticani, ha consentito di ammirare nella sua completezza
quello straordinario scrigno dell’arte rinascimentale che fu ed è ancora la Sistina.