Congo: delegazione del Movimento Shalom partita per il Nord Kivu
È partita oggi alla volta di Butembo, nel Nord Kivu nella Repubblica Democratica del
Congo, una delegazione del Movimento Shalom al fine di far visita alla sezione locale
Shalom e al luogo dove sta nascendo la “Cittadella della carità”, con lo scopo di
visionare lo stato di avanzamento dei lavori. Il progetto - in parte già realizzato
dalla Congregazione Benedettina delle Suore Riparatrici del Santo Volto di Nostro
Signore Gesù Cristo con l'istituzione della “Maison de la Sainte Face”, una casa di
formazione con dispensario sanitario - prevede la realizzazione di una scuola, di
una casa di riposo, di ambulatori e di un centro di accoglienza per i rifugiati. In
questo particolare momento per la regione africana dei Grandi Laghi, con le bande
armate che seminano il terrore nelle regioni del Nord Kivu, Sud Kivu, Ituri e le elezioni
ruandesi che si avvicinano, il gruppo – formato da mons. Andrea Pio Cristiani e da
alcuni illustri cattedratici che metteranno a disposizione le loro competenze mediche
a sostegno di ammalati e per la formazione di giovani medici locali – attraverserà
le zone più a rischio, quelle vicine ai confini orientali del Congo, ossia le vie
di fuga per trafficanti d'oro, diamanti, wolframite, cassiterite e coltan, il minerale
strategico per l'industria militare e delle telecomunicazioni. Il duplice obiettivo
della missione, che resterà in Congo fino al 23 luglio, è quello sia di rafforzare
gli ideali del movimento, ma anche di seminare la speranza per uno sviluppo autosostenibile
della popolazione locale, spesso dimenticata e abbandonata a se stessa. Gli aiuti
della comunità internazionale infatti arrivano con il contagocce a causa delle mille
difficoltà logistiche unite ai continui saccheggi ad opera dei gruppi paramilitari
e quasi sempre sono destinati ai campi profughi, quasi mai ai locali. (R.P.)