Mariti, fidanzati,
compagni che non accettano la fine di una relazione e uccidono la donna che li abbandona,
per poi togliersi la vita. Drammi che la cronaca nera ripropone in questa torrida
estate 2010. Dietro questi 'delitti passionali' - spiegano gli psicologi - uomini
fragili, incapaci di stabilire rapporti affettivi maturi, spaventati dall'autonomia
femminile. Ma la violenza contro le donne resta oggi soprattutto una questione
culturale e si previene in famiglia con nuovi modelli educativi e con l'aiuto della
psicoterapia.