Rapporti ecumenici in salita dopo il via libera della Chiesa d'Inghilterra alle donne
vescovo
Primo via libera all'ordinazione episcopale delle donne vescovo nella Chiesa d'Inghilterra.
E’ quanto ha deciso il Sinodo anglicano che si è chiuso ieri a York, nel Regno Unito.
Il Sinodo è stato chiamato ad esprimersi sul tema dall’arcivescovo di Canterbury,
Rowan Williams. Su questa decisione si sofferma, al microfono di Philippa Hitchen,
l’arcidiacono anglicano di Italia e Malta, reverendo Jonathan Boardman: R. - Dobbiamo
dire che questa decisione rappresenta un passo importantissimo nel cammino dichiarato
di accogliere le donne vescovo nella Chiesa di Inghilterra.
D. - E’
anche vero che esistono già delle donne vescovo nelle Chiese anglicane degli Stati
Uniti o in Australia…
R. - Sicuramente sì. Da circa 25 anni ad oggi
ci sono state delle donne vescovo in varie Chiese della Comunione anglicana dell’America,
della Nuova Zelanda, dell’Australia, di Cuba e del Canada.
D. - Che
tipo di reazione prevede da chi non accetterà questa nuova decisione?
R.
- In questo momento la situazione è molto difficile, perché certo nessuno vuole che
qualcuno possa avere la sensazione di sentirsi “buttato fuori” dalla propria casa.
Per adesso coloro che non sono d’accordo con questo sviluppo si sentono in certo modo
esclusi. Le normative che abbiamo preparato, e che verranno ulteriormente discusse
nei prossimi due anni, danno però la possibilità di avere una obiezione di coscienza.
D.
- E’ anche vero che questa decisione avrà un impatto molto significativo e molto problematico
riguardo ai rapporti ecumenici con i cattolici e con gli ortodossi…
R.
- Sicuramente ci sarà un nuovo problema sul piano ecumenico in vista di una unità
organica.
Ma come è stata accolta questa decisione da parte della
Chiesa cattolica del Regno Unito? Philippa Hitchen lo ha chiesto a mons. Andrew
Faley, responsabile per l’ecumenismo della Conferenza episcopale di Inghilterra
e Galles e presente a York come osservatore cattolico: R. – I think
the reaction will be very measured... Penso che la reazione sarà molto misurata
in Inghilterra e Galles. I vescovi qui sono generosamente impegnati nei rapporti ecumenici
con tutte le tradizioni delle Chiese all’interno dei due Paesi. E continueranno in
questo impegno. Questo sarà dimostrato con evidenza durante la visita di Papa Benedetto
XVI nel Regno Unito, a settembre, quando i nostri vescovi si incontreranno con i vescovi
della Chiesa anglicana, nel Palazzo di Lambeth. Ma certamente questo passo costituisce
una nuvola all’orizzonte, e direi addirittura che questa nuvola è più vicina a noi
che non all’orizzonte! Nel senso che il modo in cui la Chiesa d’Inghilterra sta discutendo
e costituendo la propria legislazione per trovare un posto alle donne in seno all’episcopato,
trovo stia cambiando il modo in cui la Chiesa d’Inghilterra si intende come Chiesa.
Questo, per noi cattolici, è un problema e una preoccupazione maggiore nel rapportarci
agli anglicani su un piano ecumenico. Penso, tuttavia, che dobbiamo aspettare per
vedere come tutto questo si evolverà nella discussione all’interno della Chiesa d’Inghilterra.
Ma tutto ciò mi sembra una nuvola ben distinta all’orizzonte ...