Dopo gli attentati in Uganda, promossa una giornata di preghiera. Il cordoglio del
Papa
Il Papa ha espresso il proprio cordoglio per la perdita di vite umane negli attentati
in Uganda di domenica scorsa. Lo riferisce l’arcivescovo di Kampala che, in un comunicato
diffuso ieri, sottolinea che il Papa prega per le vittime, sono 76 i morti, per i
feriti e per le famiglie coinvolte nei sanguinosi attentati nel villaggio etiope in
Kabalagala e nel Kyadondo Rugby Club in Lugogo. Mons. Cyprian Kizto Lwanga annuncia
che in tutte le parrocchie dell’Uganda domenica prossima, 18 luglio, si terranno speciali
preghiere per le vittime degli attentati. E poi esprime “tutta la condanna per gli
atti di violenza senza senso” che hanno colpito “indiscriminatamente persone innocenti”
e che dimostrano che chi li ha compiuti “non tiene in nessun conto la santità della
vita umana”. Dunque un forte appello “a tutte le parti lese all’interno della società
perché rinuncino alla violenza come mezzo per risolvere i conflitti e perché, in qualunque
momento ci siano incomprensioni, facciano sì che la popolazione abbracci il dialogo
nella risoluzione dei conflitti”. E mons. Cyprian Kizto Lwanga conclude l’appello
assicurando “preghiere per le vittime e per quanti sono stati feriti e addolorati
perché ricevino da Dio il dono del coraggio e della forza”. (A cura di Fausta Speranza)