2010-07-13 15:01:05

Rapporto Cnel sull'immigrazione in Italia: l'integrazione cresce nei piccoli centri


Quali sono le regioni italiane dove gli immigrati si inseriscono meglio? Lo rileva il VII Rapporto Cnel sugli indici di integrazione degli immigrati, presentato oggi a Roma, che fa un’analisi del dato sia occupazionale che sociale. Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3  
E’ l’Emilia Romagna la regione italiana ad offrire agli immigrati il migliore inserimento sociale. Nello specifico Parma, il che conferma l’analisi del Rapporto Cnel: l’integrazione riesce meglio nei piccoli centri. Il maggiore inserimento occupazionale lo garantisce la Lombardia, seguita da Toscana, Lazio e Friuli Venezia Giulia. In Sicilia è dove si riduce la differenza tra immigrati e autoctoni, mentre la comunità straniera meglio inserita a livello lavorativo è quella degli indiani. Il Cnel sottolinea poi come sia falso affermare che l’aumento degli immigrati sia da tradurre in un aumento di criminalità. Il messaggio del VII Rapporto manda è chiaro: l’unica politica dell’immigrazione è quella dell’integrazione, che in Italia va sicuramente esercitata di più. Antonio Marzano, presidente del Cnel:

R. – L’Italia ha molto da fare. Si è fatto però molto: in questi anni i progressi sono stati fatti. Tra l’altro, i ricongiungimenti familiari sono molto alti, in Italia, anche rispetto ad altri Paesi. Cioè, c’è stata una politica migratoria che non ha scoraggiato i ricongiungimenti, e questo significa immigrazione stabile. L’immigrazione di passaggio non si associa al ricongiungimento familiare.

D. – Si sta parlando moltissimo della questione cittadinanza. Voi l’avete in qualche modo analizzato, questo aspetto? L’importanza – ad esempio – della cittadinanza ai bambini che nascono qui …

R. – Noi siamo favorevoli, naturalmente. In linea di massima, salve le regolamentazioni, le leggi che devono in qualche modo ovviamente normare in materia. Quello che però fa il Cnel è analizzare; le scelte politiche spettano al parlamento e al governo. Il ruolo del Cnel è questo: noi consigliamo e ammoniamo. Consigliamo dicendo le cose come emergono dalla realtà, dall’analisi della realtà. E ammoniamo quando abbiamo il sospetto che il governo e il parlamento non si accorgano che le cose stanno cambiando. Il Cnel, forse a differenza della classe politica – ma mi riferisco in generale a tutta la classe politica – guarda il lungo periodo, mentre i politici sono più portati al breve. Il problema dell’immigrazione dev’essere visto nel suo cuore; la politica dell’immigrazione – per il Cnel – è la politica della integrazione.







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