I dati sui poveri nel mondo: in Asia sono 840 milioni, 480 milioni in Africa
È l’Asia il continente con il maggior numero di poveri ed emarginati, e l’India da
sola raccoglie 420 milioni di poveri in appena otto dei suoi 28 Stati, una cifra che
supera quella nei 26 Stati più economicamente arretrati dell’Africa, dove i poveri
sarebbero 410 milioni. I dati sono stati diffusi da un istituto dell’Università di
Oxford che collabora con il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) e
che, in linea con l’orientamento dell’organismo dell’Onu, ha elaborato un nuovo indice
multidimensionale per misurare la “povertà”. Secondo lo strumento statistico messo
a punto dai demografi dell’ ‘Oxford poverty and human development initiative’ (Ophi)
i fattori da tenere in considerazione per considerare “povero” un essere umano non
si devono limitare ai criteri economici. Similmente a quanto già sperimentato dall’Undp,
l’indice di povertà deve valutare anche altri elementi come gli standard abitativi,
la qualità del lavoro, l’accesso alla sanità, ma in più l’istituto universitario inglese
aggiunge fattori sociali e psicologici, come la vulnerabilità fisica, la possibilità
di far rispettare i propri diritti, la rete di relazioni sociali e l’esperienza di
umiliazione ed emarginazione nella società. In base a questo sistema di misurazione
in Asia vivono 840 milioni di “poveri” (in grande maggioranza in Asia meridionale)
mentre in Africa sono 480 milioni. Le cifre, che come sempre in questi casi sono un’astrazione,
vanno valutate anche in relazione alla popolazione complessiva, che in Africa si attesta
tra i 920 e 950 milioni di persone, molto meno che in Asia. Rimane comunque significativo
il paragone con l’India, che con circa 1,2 miliardi di abitanti è la seconda nazione
più popolosa del mondo dopo la Cina (oltre 1,3 miliardi) ma su un territorio che è
un terzo di quello cinese e un decimo del continente africano. Lo studio inglese rientra
in quegli strumenti scientifici e culturali cui è sottesa una più ampia visione del
benessere umano, in particolare in merito alle relazioni umane e sociali, rispetto
all’unidimensionale fattore economico. (R.P.)