Dopo quattro anni senza dare interviste, l’ottantaquattrenne Fidel Castro è riapparso
ieri alla televisione cubana per un discorso nel quale ha difeso la Corea del Nord
e l'Iran, e puntato il dito contro Usa e Israele. Un’apparizione che coincide con
una delle fasi storiche più importanti e delicate degli ultimi anni nell’isola caraibica,
dopo l'annuncio del rilascio di 52 prigionieri politici, nell'ambito del dialogo promosso
dalla Chiesa con il governo di Raul Castro. Nelle sue dichiarazioni, tuttavia, Castro
non vi ha fatto alcun riferimento. Cresce intanto l’attesa a Madrid per l’arrivo del
primo gruppo di dissidenti cui la Spagna ha offerto asilo. Sentiamo Ugo Draetta, docente
di diritto internazionale all’Università cattolica di Milano al microfono di Stefano
Leszczynski