Etiopia: in crescita tra i giovani il movimento carismatico
“Il rinnovamento carismatico sta crescendo tra i giovani cattolici, soprattutto nella
capitale etiope”. È quanto ha dichiarato il vescovo Lesane-Christos Matheos, ausiliare
di Addis Abeba, all’associazione cattolica internazionale “Aiuto alla Chiesa che soffre”
(Acs), che offre un prezioso sostegno per mantenere i giovani carismatici etiopi nella
Chiesa cattolica. “Lo stile di adorazione pentecostale – riferisce l’agenzia Zenit
– attira sempre più ragazzi, spesso insoddisfatti della liturgia tradizionale in
uso in Etiopia da oltre 1.500 anni. Per questo c'è stato anche un notevole calo di
coloro che frequentano la Chiesa ortodossa etiope, finora la maggiore denominazione
del Paese, che ha resistito alla chiamata ad abbracciare il movimento carismatico.
In passato, infatti, i sacerdoti ortodossi etiopi si avvicinavano ai carismatici,
ma recentemente i loro vescovi hanno posto un freno al coinvolgimento con i nuovi
movimenti. I cattolici d'Etiopia, circa 800 mila, cercano di raggiungere i giovani
carismatici con una serie di nuove iniziative”. Parole di sostegno ha espresso inoltre
il presule nei confronti di Acs per il sostegno ai programmi per la gioventù dell'arcidiocesi
di Addis Abeba, i cui “progetti sostenuti dall'associazione mirano al rafforzamento
della pratica carismatica con l'insegnamento cattolico classico, inclusi la devozione
mariana e l'enfasi su Eucaristia e Confessione. Con il sostegno di Acs, la Chiesa
implementerà un programma di formazione per i leader del Rinnovamento carismatico
e darà ai gruppi una migliore comprensione dell'insegnamento cattolico. Alcuni presbiteri
sono sospettosi nei confronti del rinnovamento carismatico a causa delle somiglianze
con i gruppi pentecostali", ha riferito il vescovo ponendo in evidenza la necessità
di offrire basi profonde nell'insegnamento cattolico. “Come parte del progetto pastorale
quinquennale nella diocesi di Addis Abeba, si invieranno dei leader laici in Uganda
o in India per vedere l'autentico movimento carismatico e invitare i gruppi carismatici
a insegnare ai leader a ridurre parte della spiritualità non sana che per il vescovo
può esistere nel movimento”. Il presule invita inoltre ad accompagnare le emozioni
all’uso dell’intelletto. "Alcuni pensano che solo i carismatici vengano salvati -
è un modo di pensare estremo", ha aggiunto. "Il movimento di rinnovamento carismatico
non deve diventare un ghetto, deve essere inclusivo", ha concluso. (C.F.)