2010-07-11 16:13:32

Le Chiese chiamate a combattere paure e falsi pregiudizi su migranti e rifugiati


Si è svolto a Ginevra l’incontro annuale del Gem (Global ecumenical network on migration), la rete di organizzazioni che si occupano di migrazione, collegate al Concilio ecumenico delle Chiese. Uno degli aspetti evidenziati è stato il tema della paura come “elemento che domina la società contemporanea”, anche in merito ai rapporti con gli immigrati. Franca Di Lecce, direttrice del Servizio per i rifugiati e migranti della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, ha rilevato come i governi siano in grado di costruire pregiudizi per nascondere i loro “fallimenti” in materia di sicurezza, lavoro e giustizia. "I migranti vengono infatti utilizzati come capri espiatori della crisi sociale e per frenare il loro ingresso o quello dei rifugiati, si fa ricorso allo slogan della sicurezza”. "Altro pregiudizio usato ad arte dai governi è quello della presunta crisi generata dal flusso di rifugiati, quando i dati dimostrano che negli ultimi 10 anni c’è stato un costante calo di domande di asilo nei Paesi europei”. Questi alcuni degli aspetti emersi dall'incontro e riportati dall’agenzia Misna. Inoltre, la gran parte dei convenuti all’assemblea del Gem ritiene che certe emergenze sono solo finalizzate ad allarmare i cittadini, “mentre le misure di legge e organizzative improntate alla detenzione e controllo creano un’immagine del migrante come potenziale criminale o un criminale di fatto”. Le Chiese, di contro, devono essere capaci di riavvicinare le persone. Tale impegno può realizzarsi attraverso iniziative sociali, di studio e conviviali, che rientrano nella Campagna sulla migrazione per il 2010 del Consiglio europeo delle Chiese. Tra gli appuntamenti, la “Giornata del migrante” prevista per il prossimo 18 ottobre. “Tutti gli esseri umani sono portatori di doni; i migranti e i rifugiati ci portano in dono lo spirito di sopportazione e di resistenza davanti a tutte le difficoltà”. È quanto ha ricordato, nella riflessione teologica conclusiva, mons. Francis S. Nabieu, vescovo della Chiesa metodista in Sierra leone e rappresentante della Conferenza delle Chiese dell’intera Africa. (C.F.)









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