2010-07-10 14:36:08

Usa: gruppo di ricercatori combatte la malaria con organismi marini


Secondo un gruppo di ricercatori statunitensi che ha esaminato oltre 2.500 esemplari di organismi marini raccolti ad una profondità di 900 metri, nuovi farmaci per combattere la malaria potrebbero trovarsi nei fondali dell’oceano. E’ stato confermato - riferisce l'agenzia Fides - che 300 di questi organismi contengono sostanze in grado di eliminare il parassita vettore della malattia. “Il potere curativo per una delle malattie più letali al mondo potrebbe trovarsi nelle spugne, nei vermi del mare e in altre creature sottomarine” si legge in una pubblicazione dell’University of Central Florida (Ucf) dopo una ricerca effettuata su esemplari raccolti al largo della costa della Florida negli Stati Uniti con l’aiuto dell’Harbor Branch Oceanographic Institute di Fort Pierce, Florida. “Finora è stato registrato un tasso di incidenza di oltre il 10%” ha dichiarato il dr. Chakrabarti, docente di Biologia e Microbiologia Molecolare dell’Ucf che sta conducendo la ricerca, il quale si è detto abbastanza ottimista dalle premesse di questo progetto, anche se mette in guardia sulla concreta realizzazione di un farmaco fruibile. Il dr. Chakrabarti studia da oltre 20 anni le cure per le malattie portate dalle zanzare, e ha optato per il vasto potenziale biologico ancora inesplorato dell’oceano in quanto gli attuali farmaci stanno diventano sempre meno efficaci e la malaria continua ad uccidere. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità circa 3.3 miliardi di persone, la metà dell’intera popolazione mondiale, è a rischio malaria, e circa 1 milione di persone in tutto il mondo muoiono ogni anno. (R.P.)







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