2010-07-10 15:10:41

Terra Santa: festa nella comunità multietnica di Eilat per l'amministrazione delle cresime


Cinque sudanesi e un sudamericano sono stati cresimati la scorsa settimana ad Eilat, in Terra Santa, da mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, vicario per Israele del Patriarcato latino di Gerusalemme. Nella sua omelia il presule non ha nascosto la sua emozione per la testimonianza di fede offerta dalla piccola comunità cristiana che ha incoraggiato alla speranza e alla fedeltà a Cristo. Mons. Marcuzzo ha inoltre lodato i fedeli per il coraggio della loro missione: essere testimoni viventi del Vangelo per gli altri. Circa 200 di loro hanno preso parte alla celebrazione testimoniando l’unità nella diversità. La comunità di Eilat, infatti, comprende diverse etnie, con culture e lingue proprie. Nata una decina di anni fa grazie al servizio pastorale di arabi israeliani della Galilea, di giudeo-cristiani e di turisti, ha accolto poi rumeni, nigeriani, ghanesi e polacchi, e ancora sudamericani, filippini, srilankesi ed indiani. Dal 2006 si sono aggiunti sudanesi e oggi ci sono anche etiopici ed eritrei. I più numerosi sono i sudanesi, circa 10 mila persone che hanno storie difficili alle spalle e che per questo, spesso, necessitano di particolari aiuti. La cura pastorale di questa comunità multietnica è affidata a padre Slawomir Abramovski, sacerdote polacco fidei donum, al fianco del quale lavorano due futuri preti del seminario Redemptoris Mater di Korazim, una famiglia polacca in missione e ancora catechisti sudanesi e filippini. La lingua più usata ad Eilat è l’arabo, ma si parla anche in inglese e in ebraico. (T.C.)








All the contents on this site are copyrighted ©.