Indonesia. Nelle Molucche tre morti e cinque feriti per scontri interreligiosi
È di tre morti e cinque feriti il bilancio, ancora provvisorio, delle violenze divampate
nella notte fra due gruppi di giovani cristiani e musulmani ad Ambon, capitale dell’arcipelago
delle Molucche. La polizia è intervenuta per sedare i tafferugli e il capo della sicurezza
invita i due fronti alla calma. In passato le Molucche sono state teatro di scontri
confessionali che hanno causato migliaia di vittime e la distruzione di centinaia
di chiese e moschee. Fonti locali riferiscono ad AsiaNews che le violenze sarebbero
frutto di un conflitto latente fra cristiani e musulmani, che il fragile trattato
di pace sottoscritto nel 2002 non ha saputo risolvere, ma finora non si conoscono
i motivi che hanno portato agli scontri di ieri. Gli incidenti sono divampati all’1.30
di notte fra i villaggi di Batu Merah Dalam e Batu Merah Kampung, situati nel sotto-distretto
di Sirimau (Ambon). Le forze di sicurezza hanno sinora identificato una vittima, Arman
Syukur, giovane di 21 anni. Fra i feriti vi sono anche un soldato e un funzionario
di polizia. Le autorità hanno rafforzato i controlli nell’area per scongiurare il
pericolo di ulteriori violenze. La tensione resta alta e non si escludono nuovi scontri
fra cristiani e musulmani. Il generale di brigata Totoy Herawan Indra, capo della
polizia delle Molucche, invita i due fronti alla calma: “tutto questo va fermato”
aggiunge il militare, accorso sul luogo dell’incidente. H. Awat Tenate, capo del villaggio
di Negri Batu Merah, invita la polizia a stanziare più truppe nell’area. La zona già
nei giorni scorsi è stata teatro di tafferugli, questa volta causati dal tifo estremo
per le nazionali di calcio impegnate nel Mondiale in Sudafrica. In particolare, si
sono registrati scontri durante la sfida valida per i quarti di finale fra l’Olanda
e il Brasile. Fra il 1999 e li 2001 nelle Molucche si è combattuta una guerra sanguinosa
fra cristiani e musulmani. Migliaia le vittime delle violenze, centinaia le chiese
e le moschee distrutte, migliaia le case rase al suolo, quasi mezzo milione i profughi.
Nel febbraio del 2002 è stata sottoscritta una tregua fra i due fronti – nella zona
cristiani e musulmani si equivalgono – firmata a Malino, nelle Sulawesi del Sud, attraverso
un piano di pace favorito dal governo. (R.P.)