Festa del pellegrino nel Santuario di San Gabriele ai piedi del Gran Sasso
Si celebra oggi nel Santuario di San Gabriele a Isola del Gran Sasso, in provincia
di Teramo la diciassettesima edizione della Festa del pellegrino. Migliaia di fedeli,
giunti da tutta Italia, si sono ritrovati per rendere omaggio al Santo dei giovani.
Ce ne parla Davide Dionisi: “Per servire
Dio basta fare bene quello che si sta facendo… Dio non guarda il quanto, ma il come”.
Così amava ripetere San Gabriele dell'Addolorata, il santo dei giovani, il santo dei
miracoli, il santo del sorriso. Forse in questo suo pensiero il segreto di tanta popolarità
soprattutto tra i ragazzi. Il suo Santuario, ai piedi del Gran Sasso d’Italia, in
provincia di Teramo, è tra i primi quindici più frequentati del mondo e ogni anno
è meta per milioni di devoti. Oggi, in occasione della diciassettesima edizione della
Festa del pellegrino, si sono radunati in migliaia per pregare ed assistere alla
Messa nel nuovo Santuario celebrata da mons. Michele Seccia,
vescovo di Teramo-Atri. La maggior parte provenienti dall’Abruzzo, ma anche dal Molise,
dal Lazio, dalle Marche, dall’Emilia Romagna e dalla Calabria. Al presule abbiamo
chiesto come è nata l’iniziativa della Festa del pellegrino e di spiegare i motivi
che spingono soprattutto tanti giovani a visitare il Santuario teramano:
R.
- L’iniziativa nasce per raccogliere i devoti di San Gabriele dell’Addolorata, ricordando
il giorno in cui proprio San Gabriele, esattamente il 10 luglio, arrivò a Isola del
Gran Sasso. E’ un momento veramente molto bello di religiosità popolare, ma anche
intensa, sentita. Credo che abbia un messaggio veramente grande San Gabriele da offrire
ai giovani di oggi, per questo suo ideale di santità nella concretezza del quotidiano.
D.
- Quanto è attuale il messaggio di San Gabriele?
R. - Io trovo l’attualità
del messaggio di San Gabriele proprio nel passaggio dalla sua vita di giovane studente
di successo, di grandi amicizie, all’ascolto profondo della Parola di Dio, attraverso
la contemplazione dello sguardo della Madonna. Della processione del 15 agosto che
c’era a Spoleto, lui racconta che in quel momento si è sentito attratto: questo per
dire come la voce di Dio arriva al cuore dei giovani e penso che noi sacerdoti, vescovi
ne siamo spettatori. E’ vero, forse il numero globale delle vocazioni sembra diminuire
in Italia, ma io ne sono convinto, Dio chiama ancora e Gabriele sia pure dopo 150
anni, continua ad essere un modello di chiamata e soprattutto di risposta offerta
nel fiore degli anni, nella gioventù.