Rifugiati eritrei in Libia. Attesa per la liberazione, mentre si susseguono gli appelli
al rispetto dei diritti umani
Anche il capo di Stato italiano Giorgio Napolitano segue con attenzione la vicenda
dei rifugiati eritrei detenuti nel sud della Libia. A renderlo noto il Consiglio italiano
per i rifugiati, proprio quando Tripoli ha negato che i 250 eritrei siano stati torturati.
Il gruppo di rifugiati dovrebbe essere presto rilasciato secondo l’accordo di libertà
in cambio di lavoro socialmente utile, raggiunto negli ultimi giorni. Si continua
a temere comunque per il rispetto dei diritti umani di queste persone e si continua
a chiedere che i Paesi europei concedano loro il diritto d’asilo. Francesca Sabatinelli
ha intervistato Lawrence Yolles, delegato dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite
per i Rifugiati per il Sud Europa