Alessandra D'Asaro, del Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, Vis, ad Haiti Sei mesi dopo
a Port-au-Prince la situazione resta drammatica. Ammassate le macerie ai lati delle
strade, la popolazione vive in tende improvvisate e non c'è alcun progetto di ricostruzione.
Il Paese è invaso dalle ONG che operano a lungo termine per combattere una povertà
preesistente al sisma. L'acqua è la prima emergenza. Nella Capitale haitiana
sono riprese da tempo le attività di soccorso e formative dei salesiani che lavorano
alla missione, quasi impossibile, di riportare alla normalità un Paese sconvolto
dal terremoto che nel gennaio scorso ha causato più di 220mila morti.