Il Messaggio di Benedetto XVI al Capitolo generale dei Rogazionisti
È necessario rispondere alla «grande sfida dell'inculturazione» ricercando linguaggi
e modi comprensibili per annunciare il Vangelo agli uomini del nostro tempo. Lo scrive
il Papa nel messaggio inviato ai delegati all'Assemblea capitolare dei Rogazionisti
del Cuore di Gesù, apertasi lunedì 5 luglio, presso il centro di spiritualità Rogate
di Morlupo (Roma). Questo il testo integrale:
In occasione
del vostro XI Capitolo Generale, desidero unirmi spiritualmente a voi, che state vivendo
un evento di grazia: esso è valido richiamo a tornare sempre più alle radici della
vostra Congregazione, ad approfondire il carisma per poterlo poi incarnare nell'attuale
contesto socio-culturale, nei modi più idonei. In questi intensi giorni, volete focalizzare
la vostra attenzione sul tema «La Regola di vita, espressione della consacrazione,
garanzia dell'identità carismatica, sostegno della comunione fraterna, progetto di
missione». Voi intendete rivedere e approvare le Costituzioni e le Norme del vostro
Istituto per adeguarle specialmente alla nuova sensibilità ecclesiale scaturita dal
Concilio Vaticano ii e codificata nel vigente Codice di Diritto Canonico. Tale impegno
riveste particolare importanza, poiché si tratta di presentare all'intera Famiglia
religiosa i testi dì riferimento sui quali ognuno dovrà conformare la propria esperienza
di vita fraterna e apostolica, per essere segno eloquente dell'amore di Dio e strumento
di salvezza in ogni ambiente. Iddio benedica questi vostri propositi! Perché ciò sia
fruttuoso occorre che conserviate fedelmente il patrimonio spirituale tramandatovi
dal vostro fondatore, sant'Annibale Maria Di Francia, che amò con intensità il Cristo,
e a Lui sempre si ispirò nell'attuazione di un provvido apostolato vocazionale come
pure di una coraggiosa opera in favore del prossimo bisognoso. Seguite il suo esempio
e proseguitene con gioia la missione valida ancora oggi, pur se sono mutate le condizioni
sociali in cui viviamo. In particolare, diffondete sempre più lo spirito di preghiera
e di sollecitudine per tutte le vocazioni nella Chiesa; siate solerti operai per l'avvento
del Regno di Dio, dedicandovi con ogni energia all'evangelizzazione e alla promozione
umana.
La grande sfida dell'inculturazione
vi chiede oggi di annunciare la Buona Novella con linguaggi e modi comprensibili agli
uomini del nostro tempo, coinvolti in processi sociali e culturali in rapida trasformazione.
Vasto pertanto è il campo di apostolato che si apre dinanzi a voi! Come il vostro
Fondatore, donate la vostra esistenza a quanti hanno «sete» di speranza, coltivate
un'autentica passione educativa soprattutto per i giovani, spendetevi con una generosa
attività pastorale tra la gente, specialmente a favore di quanti soffrono nel corpo
e nello spirito. A tale proposito, mi piace ripetere a voi quanto dissi recentemente,
quasi a conclusione dell'Anno Sacerdotale: «Ogni Pastore è il tramite attraverso il
quale Cristo stesso ama gli uomini: è mediante il nostro ministero — cari sacerdoti
—, è attraverso di noi che il Signore raggiunge le anime, le istruisce, le custodisce,
le guida» (Udienza Generale: L'Osservatore Romano, 27 maggio 2010, p. 1).
La
vostra Congregazione vanta una lunga storia, scritta da coraggiosi testimoni di Cristo
e del Vangelo. In questa scia siete chiamati oggi a camminare con rinnovato zelo per
spingervi, con profetica libertà e saggio discernimento, su ardite strade apostoliche
e frontiere missionarie, coltivando una stretta collaborazione con i Vescovi e le
altre componenti della Comunità ecclesiale. I vasti orizzonti dell'evangelizzazione
e l'urgente necessità di testimoniare il messaggio evangelico a tutti, senza distinzioni,
costituiscono il campo del vostro apostolato. Tanti attendono ancora di conoscere
Gesù, unico Redentore dell'uomo, e non poche situazioni di ingiustizia e di disagio
morale e materiale interpellano i credenti.
Una
così urgente missione richiede incessante conversione personale e comunitaria. Solo
cuori totalmente aperti all'azione della Grazia sono in grado di interpretare i segni
dei tempi e di cogliere gli appelli dell'umanità bisognosa di speranza e di pace.
Rifulga
nei vari campi del vostro servizio ecclesiale l'adesione fedele a Cristo e al suo
Vangelo. La Vergine Santa, Regina delle vocazioni e Madre dei sacerdoti, vi protegga,
vi aiuti e sia la guida sicura del cammino della vostra Famiglia religiosa, perché
possa portare a compimento ogni suo progetto di bene. Con questi auspici, mentre assicuro
il mio affettuoso ricordo nella preghiera per ciascuno di voi e per i vostri lavori
capitolari, di cuore vi imparto la mia Benedizione, che volentieri «estendo a tutti
i Rogazionisti, alle Figlie del Divino Zelo e a quanti incontrate nel vostro quotidiano
apostolato.