Terra Santa: in corso a Korazim il ritiro annuale interrituale
La comunione ecclesiale e l’essere con Gesù: su questi temi hanno riflettuto, meditato
e pregato ieri vescovi e sacerdoti della Terra Santa, riuniti da lunedì a Korazim,
alla Domus Galilaeae, per l’annuale ritiro interrituale. Tema dell’incontro, che si
protrarrà fino al 9 luglio e durante il quale predicherà padre Fadel Sidarous, gesuita
egiziano, è: “In che modo i santi hanno vissuto ‘l’essere con Gesù’? Quale insegnamento
trarne oggi?”. Ad animare la mattina della seconda giornata è stato mons. William
Shomali, neo vicario del patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal, che ha proposto
un questionario su “La Comunione ecclesiale nell’Instrumentum laboris del Sinodo dei
vescovi e nella pratica quotidiana delle nostre Chiese”. È seguito uno scambio assai
vivace che ha evidenziato come il bisogno di una comunione ecclesiale profonda sia
assai sentito. Vescovi e sacerdoti sono giunti alla conclusione che il modo migliore
per prepararsi al Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente è tornare al piano pastorale
comune del Sinodo inter-diocesano del 2000 e di adattarlo alle sfide di oggi. Padre
Sidarous, nel suo intervento sulla vocazione personale e comunitaria dell’essere con
Gesù, ha sottolineato che Dio chiama ciascuno nel concreto della propria vita, del
proprio tempo, della propria cultura, della propria famiglia e del proprio temperamento
e da aggiunto che la risposta pronta e totale alla chiamata di Gesù e del suo Vangelo
- che è una vocazione personale - deve rivoluzionare l’esistenza; esistenza che vissuta
all’interno di una comunità cui ciascuno contribuisce a costruire. Il ritiro interrituale,
organizzato dalla Conferenza episcopale interrituale di Terra Santa e dal Consiglio
presbiterale interrituale di Galilea, prevede ogni giorno la celebrazione della Messa
secondo un rito diverso. I sacerdoti giunti a Korazim per l’incontro sono una cinquantina;
ancora attesi i dodici sacerdoti provenienti dalla Giordania che stanno incontrando
alcuni ostacoli dalle autorità israeliane, per arrivare alla Domus Galilaeae. (T.C.)