Il cardinale Bertone festeggia 50 anni di sacerdozio: una missione unica per dare
speranza alla gente
Cinquant'anni di sacerdozio per il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone.
L’anniversario è stato suggellato con una Messa celebrata dal porporato, ieri pomeriggio,
nella Basilica Vaticana. Il servizio di Roberta Gisotti:
“Sono stato
sceltoper un ministero incomparabilmente bello: il sacerdozio”,
“al servizio della Chiesa”, “in intima amicizia con Gesù”: così il cardinale Bertone,
nell’omelia della Messa, ha riassunto i tre motivi fondamentali per rendere grazie
al Signore:
“Come sacerdote e come vescovo, ho
sperimentato tante volte la bellezza e la forza del Vangelo di Gesù, che davvero è
capace di cambiare la vita delle persone”. Una
missione unica quella del sacerdote, ma in che cosa consiste?
“Consiste
nel dare speranza alla gente, nell’annunciare che Dio è buono, nell’alleviare le pene
di chi è afflitto, nel richiamare il pensiero del Cielo a chi è rattristato dalle
tribolazioni della terra”. Ha ricordato
il segretario di Stato, quando 50 anni fa, salesiano di don Bosco, era pronto ad intraprendere
la sua missione tra i giovani e questo avvenne all’Università Pontificia Salesiana,
“nella quale ho speso – ha sottolineato - con passione le mie energie”. Poi l’arrivo
di altre responsabilità, “che mi hanno indotto ad amare – ha spiegato - le Chiese
particolari” a cui era stato mandato e “sempre di più la Chiesa universale”, come
membro del Collegio episcopale e nei diversi incarichi assunti “a totale e devoto
servizio del Santo Padre”:
"Per capire la vita di un prete occorre
chiedersi non tanto: 'Che cosa fa il sacerdote?'; quanto piuttosto: 'Chi è il sacerdote?'.
E la risposta è sempre e solo una: il prete è un innamorato di Gesù Cristo, è il suo
amico – l’Amico amato, atteso, incontrato, lodato ed implorato”.