Campagna "I Mondiali al contrario": da Johannesburg a Rosarno, i movimenti di difesa
delle comunità più deboli in dialogo
“La dignità di uno Stato non si misura sulla capacità di organizzare un evento
sportivo. Dovremmo essere felici di ospitare i Mondiali di calcio ma non lo siamo.
Chiediamo invece acqua, elettricità, una casa e la possibilità di partecipare alla
vita politica del Sudafrica”. Così si esprime un leader del movimento Abahlali
baseMjondolo, che reclama i diritti di base per le popolazioni delle baraccopoli sudafricane.
In Italia e in Europa l’appello è giunto grazie all’iniziativa “I Mondiali al contrario”,
una forma di dialogo tra i movimenti di base dei diversi continenti, come spiega al
microfono di Silvia Koch, Filippo Mondini, missionario comboniano di Castelvolturno
che ha curato la campagna: