Ungheria: concluso l'incontro annuale del Servizio europeo per le vocazioni
“Vieni e Vedi. Il sacerdote: testimone e servitore delle vocazioni” è stato il tema
dell’incontro annuale del Servizio europeo per le vocazioni (Evs), tenutosi ad Esztergom,
in Ungheria, dall’1 al 4 luglio. Dal documento conclusivo è emersa la partecipazione
di 53 delegati di 15 Chiese nazionali d’Europa, oltre allo stesso responsabile della
pastorale vocazionale religiosa in Usa. Allo studio delle problematiche e allo scambio
di esperienze legate alla vocazione nella Chiesa, si sono aggiunte sia la preghiera
per le vocazioni, svoltasi nell’Abbazia benedettina di Pannohalma, sia una solenne
celebrazione nel Duomo di Esztergom. La relazione del biblista mons. János Székely,
vescovo ausiliare di Esztergom-Budapest, è stata incentrata sulla testimonianza dei
profeti in Israele, evidenziando che il movimento profetico non è esclusivo del mondo
biblico e che la persona è più importante del messaggio e della missione che le viene
affidata. Mons. Jean-Louis Bruguès, segretario della Congregazione per l’Educazione
cattolica, ha posto l’accento nella sua relazione su come l’incontro personale con
Dio sia la sorgente di ogni vocazione ed in modo particolare della vocazione presbiterale.
Egli, chiamato per il battesimo ad essere presenza di Cristo nel mondo, ha il ministero,
in virtù della sacra ordinazione, di guidare i fratelli come servo di tutte le vocazioni
attraverso soprattutto la sua testimonianza che coinvolge la famiglia di origine,
la comunità cristiana e la comunità presbiterale che è chiamata ad essere testimone
di fraternità. Padre Mario Oscar Llanos, docente presso la Pontificia Università Salesiana
di Roma, partendo dai dati elaborati per una recente inchiesta, ha sottolineato l’esigenza
di una maggiore attenzione verso tutte le vocazioni e la necessità di un maggiore
impegno e della preparazione nell’accompagnare il discernimento di coloro che rispondono
alla chiamata. Mons. Juan Maria Uriarte, vescovo emerito di san Sebastian (Spagna),
ha presentato una riflessione pedagogica sulla necessità improrogabile di promuovere
le vocazioni al presbiterato. La testimonianza di una vita fraterna e l’annuncio del
Cristo con azioni e parole, favoriscono il fiorire delle vocazioni. Oltre ai lavori
di gruppo, durante l’incontro sono state presentate tre esperienze significative,
proposte dai Centri nazionali dell’Ungheria, della Francia e dell’Italia. (C.F.)