Sri Lanka: partecipazione ridotta alla Festa del Santuario della Madonna di Madhu
Partecipazione nettamente ridotta quest’anno alla tradizionale Festa del santuario
della Madonna di Madhu, in Sri Lanka. Al pellegrinaggio, celebrato il 2 luglio alla
presenza dei vescovi di Kandy e di Trincomalee-Batticaloa, mons. Fernando Vianney
e mons. Joseph Ponniah, hanno preso parte appena 70mila fedeli contro i 300mila attesi
dopo la riapertura al culto lo scorso gennaio. La chiesa – lo ricordiamo - era stata
temporaneamente chiusa dalle autorità di Colombo per motivi di sicurezza e per permettere
lo sminamento dell’area circostante, teatro degli scontri tra le forze governative
e la guerriglia indipendentista tamil durante gli anni della guerra civile finita
nel 2009. Per gli stessi motivi di sicurezza era stata rimossa la statua della Madonna,
tornata ora al suo posto. All’agenzia Ucan l’amministratore padre Barnabas Desmond
Fred Culas ha spiegato che la minore affluenza di pellegrini quest’anno è dovuta al
fatto che il 2 luglio era un giorno lavorativo, ma soprattutto che molti degli abitanti
dei villaggi circostanti fuggiti durante la guerra non hanno fatto rientro nelle loro
case. A neanche un anno dalla fine del conflitto, infatti, molta gente vive ancora
nei campi profughi o da parenti. A questo va aggiunto che le operazioni di sminamento
non sono state ancora terminate e che non sono stati completamente ripristinati i
servizi per i pellegrini. Costruito nel XVII secolo e dedicato alla Madonna del Rosario,
il santuario di Madhu è conosciuto in tutto lo Sri Lanka ed è venerato da milioni
di fedeli, anche indù e buddisti. (L.Z.)