Il Papa da oggi nella residenza estiva di Castel Gandolfo. Intervista con il direttore
delle Ville, Saverio Petrillo
Oggii, subito dopo l’udienza generale, Benedetto XVI si trasferirà nel Palazzo apostolico
di Castel Gandolfo per un tempo di riposo, letture e preghiere. Durante il periodo
estivo saranno sospese le udienze private e speciali. Le udienze generali non avranno
luogo il 14, il 21 ed il 28 luglio e riprenderanno regolarmente a partire da mercoledì
4 agosto. Nelle domeniche e nelle solennità durante il periodo estivo, l’Angelus si
terrà nella residenza di Castel Gandolfo, dove si intensificano in queste ore gli
sforzi del personale per accogliere il Papa. Di questo aspetto parla, al microfono
di Amedeo Lomonaco, il direttore delle Ville Pontificie, Saverio Petrillo: R. - Il personale
delle Ville Pontificie raddoppia la sua intensità di lavoro e si vede l’entusiasmo,
la gioia e la passione che mettono nel lavoro in preparazione di questo arrivo.
D.
- Un arrivo in un luogo che da residenza imperiale, ai tempi di Domiziano, è diventato
poi Villa pontificia.…
R. - Sono ormai quattro secoli che i Sommi Pontefici
si trasferiscono per il periodo estivo nella residenza di Castel Gandolfo, fin da
quando Urbano VIII la fissò a sede stabile per le vacanze dei Papi affinché per la
loro villeggiatura non avessero bisogno di recarsi nelle dimore altrui. E' quindi
una tradizione che ha ormai un periodo collaudato di tempo alle spalle.
D.
- Una tradizione che Benedetto XVI ha ripreso subito dopo l’elezione al soglio di
Pietro. Infatti, il 5 maggio del 2005 si recò nelle Ville Pontificie.
R.
- Ricordo quel pomeriggio con grande piacere e con grande gioia, veramente. Devo dire
che il Papa ha trovato subito congeniale alla sua natura questa residenza.
D.
- Parlando proprio delle Ville, quali sono gli ambienti più interessanti di questa
residenza da un punto di vista anche storico-artistico?
R. - Di arte,
per la verità, ce n’è poca, perché è stata sempre considerata una residenza di campagna
e non ci sono grandi artisti che hanno valorizzato e affrescato le sale. Oltretutto,
nel corso di quattro secoli, le vicende sono state tali per cui non si è nemmeno conservato
molto di quello che era la residenza originale.
D. - Da un punto di
vista ambientale e naturalistico, sono particolarmente suggestivi gli spazi verdi,
il panorama...
R. - Gli spazi verdi e il panorama sono incantevoli.
Da una parte, la vista spazia sulla città di Roma, sul Mar Tirreno e poi, dall’altra
parte, sul lago e le pendici circostanti. La vista è molto riposante. Questa piccola
collina, che si trova a 450 metri sul livello del mare, non ha ostacoli intorno, almeno
nella parte verso Roma e verso il mare. E' in una posizione dominante.
D.
- E la vista può spaziare anche verso il cielo, verso l’Osservatorio astronomico...
R.
- Sì, anche se bisogna dire che l’Osservatorio astronomico ha esaurito la sua funzione
di osservazione qui a Castel Gandolfo già dagli anni ’70, perché tra le altre forme
di inquinamento che ci perseguitano c’è anche quello luminoso: le luci della città
e gli aerei che sorvolano il cielo non consentono più l’osservazione della volta celeste
a fini di studio. Quindi, gli osservatori hanno ormai soltanto un interesse didattico
e divulgativo.
D. - Un consiglio per chi volesse partecipare alla recita
dell’Angelus del Santo Padre la domenica...
R. - Il consiglio è di recarsi
molto presto sulla piazza di Castel Gandolfo, perché si entra senza biglietto e naturalmente
quelli che arrivano per primi sono privilegiati. Devo dire che, a volte, già alle
7 e 30, le 8 di mattina, si trovano gruppi di pellegrini in attesa dell'Angelus che
cantano e pregano. Questo è molto bello e ci fa riflettere su tanta fede che c’è in
tanta gente.