Costa d'Avorio. Consacrazione di un vescovo orionino nella diocesi di Grand-Bassam
GRAND-BASSAM, 05 luglio 2010 La Famiglia Orionina ha un nuovo vescovo: si tratta
di mons. Raymond Ahoua, originario della Costa d’Avorio e consacrato ieri, nella diocesi
ivoriana di Grand-Bassam. Ad assistere alla cerimonia, circa 9mila persone. E moltissimi
erano anche i celebranti: 300 sacerdoti, 25 vescovi presieduti da mons. Ambrosie Madtha,
Nunzio apostolico nel Paese, ed il card. Bernard Agré, arcivescovo emerito di Abdjan.
A consegnare al nuovo vescovo una delle reliquie più importanti della Congregazione,
ovvero l’anello di San Pio X, è stato invece don Flavio Peloso, superiore generale
degli orionini. “Devo imparare a divenire vescovo così come ho imparato a diventare
sacerdote e a esercitare il sacerdozio – ha confidato Mons. Raymond - Potrò contare
sui doni di Dio e sulla collaborazione degli altri. Non ho paura”. Nato il 1 maggio
1960 a Bonoua, proprio in Costa d’Avorio, mons. Ahoua è cresciuto negli ambienti della
parrocchia orionina di Saint Pierre Clavier. Entrato nel seminario per adulti di Dapaong,
in Togo, per 4 anni, è poi passato definitivamente con Don Orione. Ordinato sacerdote
il 14 luglio 1990, ha svolto soprattutto incarichi di insegnamento e di formazione
in Costa d'Avorio fino al 1998 e poi in Kenya. Dal dicembre 2009 è ritornato in Costa
d'Avorio e lì ha avuto la notizia della nomina a vescovo. La diocesi di Grand-Bassam
che ora mons. Ahoua guiderà è stata eretta l'8 giugno 1982, ricavandone il territorio
dall'arcidiocesi di Abidjan. I cattolici sono 294.273 su una popolazione di 1.650.250
abitanti: questi dati rivelano un grande incremento, dato che nel 1990 c'erano 137.811
cattolici su una popolazione di 879.845 abitanti. Attualmente le parrocchie sono 34.
I sacerdoti diocesani sono 114 e quelli religiosi sono 13; 62 le suore e 48 i seminaristi
maggiori. Nell'ultimo anno ci sono stati 3844 battesimi. Da ricordare infine che Grand-Bassam
è stata l’antica capitale della Costa d’Avorio dal 1893 al 1900, durante il potere
coloniale francese. Negli ultimi decenni, la città si è fortemente sviluppata, anche
grazie turismo, attratto dalle bellezze naturalistiche.