Sri Lanka: nasce il Tribunale del popolo per gli sfollati della guerra e dello
tsunami
Il prossimo 10 luglio nel distretto di Puttalam – 80 miglia a nord di Colombo, nel
nord ovest dello Sri Lanka – sarà creato il “Tribunale del popolo” per gli sfollati
della guerra e dello tsunami, abbandonati dal governo che non provvede a rimediare
ai loro disagi. L’obiettivo principale – riferisce l’agenzia Asianews – sarà quello
di “modificare l’attuale legislazione per eliminare ogni barriera legale che impedisce
di risolvere i problemi delle comunità colpite”.Si tratta di una struttura
fondata dalnetwork Prajaabhilasha , un movimento che si batte in difesa dei
diritti di tutti coloro che in Sri Lanka non hanno una terra o l’hanno perduta. Nell’agosto
dello scorso anno venne redatto e inviato al governo il rapporto “Problemi della terra
in Sri Lanka” da parte del professore Abewickrama, che analizza le cause che portano
centinaia di migliaia di cingalesi ad abbandonare le loro case. L’indagine non ha
prodotto risultati concreti. Infatti, il governo non ha ancora provveduto alle 450
famiglie di Sampur sfollate a causa della guerra civile che vivono ancora nei campi
a Killiweddi, nel distretto di Trincomalee. Altrettanti drammi irrisolti risultano
sia quelli dei 17 mila sfollati per lo tsunami, che continuano a vivere nei campi
profughi sia quelli delle famiglie del distretto di Monaragala, le cui case e coltivazioni
vengono distrutte dai continui attacchi degli elefanti in cerca di cibo. Uno dei responsabili
del network Prajaabhilasha ha fatto notare ad Asianews che non ha senso parlare
di sviluppo se lo si pensa solo rapportato alle migliaia di acri di terra usati dal
governo per costruire fabbriche e alberghi per i turisti mentre si resta indifferenti
di fronte alle centinaia di migliaia di persone rimaste senza terra. (C.F.)