Il Cardinale Angelo Sodano al nuovo ambasciatore del Senegal: pace e dialogo sono
necessari per vivere nella dignità e nella solidarietà
CITTA' DEL VATICANO, 10 MARZO 2005 (a cura del VIS - Servizio di Informazione Vaticano)
Questa
mattina, il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha ricevuto a nome del Santo
Padre, il nuovo Ambasciatore del Senegal presso la Santa Sede, Signor Félix Oudiane
che ha presentato le Lettere Credenziali.
Nel discorso che il Porporato ha
consegnato al diplomatico, il Papa ricorda che il Senegal "ha una antica tradizione
di convivenza fra tutte le comunità che lo compongono" ed afferma: "Mi rallegro vivamente
dei risultati promettenti derivanti dagli sforzi dispiegati nel vostro Paese per rafforzare
la pace civile all'interno della nazione e per eliminare tutte le cause che possono
essere all'origine di dissensi e violenti conflitti. È essenziale che tutti gli abitanti
vivano nella sicurezza e nella concordia".
Giovanni Paolo II sottolinea che
la pace "è fondamentale perchè si realizzi la giusta aspirazione delle popolazioni
ad una vita degna e solidale. È anche più che mai necessario educare le nuove generazioni
agli ideali di fraternità, giustizia e solidarietà".
"L'impegno del Senegal
nella ricerca e consolidamento della pace in Africa è conosciuto e apprezzato dalla
comunità internazionale". Il continente africano, prosegue il Pontefice, "ha urgente
bisogno di pace e di stabilità. La violenza non è mai una soluzione soddisfacente
per regolare le divergenze fra i diversi gruppi. Il coraggio e la perseveranza sono
le vie più efficaci per conseguire un'autentica riconciliazione".
Precisando
che il Senegal "si dimostra particolarmente sensibile alla necessità di vivere la
diversità delle appartenenze religiose nell'unità della nazione", il Papa ribadisce
che: "Questa è una delle condizioni di uno sviluppo integrale della società. Nonostante
le inevitabili difficoltà inerenti alla coesistenza fra comunità diverse, il dialogo
consente di riconoscere la ricchezza della loro diversità".
Riferendosi al
dialogo il Papa sottolinea la necessità di "trovare la sua espressione concreta in
una convivenza autentica fra le comunità, per servire il bene comune dell'unica famiglia
umana. Un lungo cammino resta da percorrere insieme, quello della conoscenza reciproca,
del perdono, della riconciliazione, aprendo a collaborazioni abituali che contribuiscano
ad edificare una società pacifica e fraterna".
Il Santo Padre si rivolge
infine alla comunità cattolica del Senegal, invitandola a "rimanere sempre unita ai
propri Vescovi, affinché risplenda sempre più dell'amore di Cristo, condividendo con
tutti la gioia e la pace che essa non cessa di ricevere da Lui. Il Vangelo chiama
tutti i discepoli di Cristo ad operare instancabilmente, con tutti gli uomini di buona
volontà, ad edificare l'unità della famiglia umana, di cui la fonte è Dio!".