Burundi: giudizio positivo della Chiesa sulla regolarità delle presidenziali
Le elezioni presidenziali in Burundi del 28 giugno si sono ben svolte nell’insieme
e la Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni) ha corretto gli errori constatati
nello scrutinio comunale del 24 maggio scorso. E’ quanto ha dichiarato in conferenza
stampa venerdì scorso la Commissione episcopale Giustizia e Pace (Cejp) del Burundi
che per questa chiamata alle urne ha inviato in tutto il territorio nazionale 2304
osservatori e 152 supervisori. Nei giorni precedenti lo scrutinio si sarebbero verificati
atti intimidatori, delle granate sono state lanciate come avvertimento alla popolazione
per non andare a votare e dei volantini sono stati distribuiti allo stesso scopo.
Il giorno dello scrutinio gli osservatori della Commissione Episcopale Giustizia e
Pace hanno rilevato diverse irregolarità: insicurezza, errata interpretazione delle
schede nulle e di quelle poco chiare, distribuzione di denaro per incitare la gente
ad andare a votare, presenza di forze dell’ordine e di sicurezza armate in alcuni
uffici elettorali. Gli osservatori della Chiesa cattolica hanno comunque dichiarato
che nel complesso le operazioni di voto si sono svolte in maniera soddisfacente, e
in alcuni casi gli scrutatori hanno chiesto ai rappresentanti della Cejp di sottoscrivere
i verbali relativi alle operazioni di spoglio. Sulla base delle irregolarità riscontrate,
tuttavia, gli osservatori della Chiesa cattolica chiedono al Ceni di vigilare perché
non si verifichino le irregolarità che sono state riscontrate, e ciò per garantire
che le prossime elezioni possano svolgersi regolarmente. Ai partiti politici gli osservatori
della Cejp chiedono invece di impegnarsi per l’edificazione della pace e della democrazia
sostenendo il processo elettorale in corso. (T.C.)