La prima Messa del primo gesuita turco, in ricordo di mons. Padovese
Padre Antuan Ilgit è il primo gesuita turco della storia, ordinato sacerdote il 26
giugno scorso a Roma. Nell’omelia del giorno dopo, nella Chiesa del Gesù, ha tenuto
a ricordare la figura di mons. Padovese, ucciso un mese fa, che lo aveva sempre sostenuto
nella vocazione, e di don Andrea Santoro, un altro martire della fede ucciso nel 2006
a Trazbon, sempre in Turchia. Il neosacerdote oggi ha celebrato la sua prima Messa
in lingua locale nella Cappella di Santa Teresa di Gesù Bambino ad Ankara, alla presenza
del nunzio apostolico mons. Antonio Lucibello, dei provinciali Gesuiti giunti dall’Italia
e dal Medio Oriente e di circa 50 fedeli. Padre Antuan, 38 anni, è nato in Germania
da genitori turchi immigrati. Una volta tornato in patria, si è laureato in economia
e si è convertito al cristianesimo: “Non è vero che sono stato strappato alla mia
fede originaria – racconta ad Asianews – il Signore, piuttosto, mi ha fatto percorrere
un itinerario per conoscerlo più intimamente attraverso Gesù Cristo e la cosa più
bella che ho scoperto è che attraverso Lui amo ancora di più il mio Paese e la mia
gente”. Padre Antuan si sta specializzando nello studio di alcuni temi di bioetica,
paragonando il pensiero cattolico con le fatwa islamiche. La sua storia rappresenta
un segno di speranza per i cattolici turchi, soprattutto dopo l’uccisione di mons.
Padovese, vicario apostolico dell’Anatolia: a un mese dalla sua morte, in molte località
della Turchia, sono state celebrate messe e recitate preghiere comunitarie. (R.B.)