2010-07-04 11:44:20

La piaga della malnutrizione nel mondo negli scatti fotografici di Msf e Agenzia Seven, che lanciano un appello: è una malattia che si può battere


Fotografare chi combatte la malnutrizione per evitare nuove vittime. E’ l’obiettivo di “Starved for attention: il cibo non basta”, la mostra fotografica allestita da Medici senza frontiere (Msf) e dall’Agenzia fotografica VII (Seven) a Milano. L’esposizione, aperta fino al 10 luglio, lancia in Europa la campagna multimediale di Msf sulla malnutrizione che colpisce oltre 195 milioni di persone nel mondo e che uccide ogni anno 8 milioni di bambini, un terzo dei quali sotto i 5 anni. Linda Giannattasio ne ha parlato con Sergio Cecchini, direttore della comunicazione di Medici senza frontiere Italia;RealAudioMP3  
R. - E’ una mostra che esce dai canoni delle mostre fotografiche, viaggiando tutta su monitor: una mostra multimediale. Attraverso questi monitor e attraverso le foto e i video realizzati dai sette fotografi di Seven, veniamo portati in quelli che sono i vari contesti in cui la malnutrizione ha degli effetti e delle conseguenze, ma anche in contesti come gli Stati Uniti che sono tra i più grandi produttori di quegli aiuti alimentari che ad oggi risultano assolutamente inefficaci per la lotta alla malnutrizione. L’approccio innovativo di questa mostra è che i fotografi di Seven sono stati sia fotografi sia documentaristi. Attraverso le nuove macchine fotografiche, che consentono di scattare foto ma anche di realizzare filmati in alta definizione, hanno raccontato con due linguaggi diversi - quello fotografico e quello video - le storie con le quali venovano a contatto. E questo attraverso testimonianze dei genitori dei bambini malnutriti, attraverso le testimonianze di altre organizzazioni non governative, attraverso le testimonianze degli operatori di medici senza frontiere.

D. - Come si presenta oggi la malnutrizione infantile nel mondo?

R. - La malnutrizione causa ogni anno la morte di otto milioni di bambini, un terzo dei quali sotto i cinque anni di età, ed è un problema che affligge 195 milioni di persone al mondo. L’area più colpita dalla malnutrizione è l’area dell’Africa subsahariana dal Niger al Ciad, Sud Sudan: questi sono i contesti maggiormente colpiti, ma dalla malnutrizione sono colpiti anche contesti asiatici e latinoamericani. Per supportare quest’azione di Medici senza frontiere, noi abbiamo lanciato una petizione proprio per creare questa consapevolezza e spingere i governi e le istituzioni internazionali. Questa petizione può essere firmata sul sito www.medicisenzafrontiere.it o sul sito www.starvedforattention.org. La malnutrizione, a tutti gli effetti, è una malattia che può essere curata cono dei prodotti oggi disponibili sul mercato. Il nostro obiettivo con questo progetto è di creare consapevolezza rispetto a questi nuovi strumenti che possono essere utilizzati e spingere i grandi Paesi donatori a finanziare questi progetti e a sostenere e condurre le varie agenzie delle Nazioni Unite ad adottare questi nuovi protocolli. Ad oggi, l’utilizzo di questi nuovi approcci è limitato: va implementato e va esteso a tutti i programmi di lotta alla malnutrizione. Sono disponibili questi prodotti terapeutici nutritivi pronti all’uso. Si tratta a tutti gli effetti di piccoli sacchetti contenenti quella che somiglia a una crema di arachidi. Contengono tutti quei nutrienti che permettono ai bambini gravemente malnutriti di uscire dalla crisi di malnutrizione grave e a quelli moderatamente malnutriti di non cadere in una situazione di malnutrizione grave. Esistono, quindi, delle soluzioni disponibili: vanno usate in maniera massiccia. Ciò che noi chiediamo è che in tutti i programmi di lotta alla malnutrizione siano utilizzati questi prodotti.







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