La piaga della malnutrizione nel mondo negli scatti fotografici di Msf e Agenzia Seven,
che lanciano un appello: è una malattia che si può battere
Fotografare chi combatte la malnutrizione per evitare nuove vittime. E’ l’obiettivo
di “Starved for attention: il cibo non basta”, la mostra fotografica allestita da
Medici senza frontiere (Msf) e dall’Agenzia fotografica VII (Seven) a Milano. L’esposizione,
aperta fino al 10 luglio, lancia in Europa la campagna multimediale di Msf sulla malnutrizione
che colpisce oltre 195 milioni di persone nel mondo e che uccide ogni anno 8 milioni
di bambini, un terzo dei quali sotto i 5 anni. Linda Giannattasio ne ha parlato
con Sergio Cecchini, direttore della comunicazione di Medici senza frontiere
Italia; R. - E’ una
mostra che esce dai canoni delle mostre fotografiche, viaggiando tutta su monitor:
una mostra multimediale. Attraverso questi monitor e attraverso le foto e i video
realizzati dai sette fotografi di Seven, veniamo portati in quelli che sono i vari
contesti in cui la malnutrizione ha degli effetti e delle conseguenze, ma anche in
contesti come gli Stati Uniti che sono tra i più grandi produttori di quegli aiuti
alimentari che ad oggi risultano assolutamente inefficaci per la lotta alla malnutrizione.
L’approccio innovativo di questa mostra è che i fotografi di Seven sono stati sia
fotografi sia documentaristi. Attraverso le nuove macchine fotografiche, che consentono
di scattare foto ma anche di realizzare filmati in alta definizione, hanno raccontato
con due linguaggi diversi - quello fotografico e quello video - le storie con le quali
venovano a contatto. E questo attraverso testimonianze dei genitori dei bambini malnutriti,
attraverso le testimonianze di altre organizzazioni non governative, attraverso le
testimonianze degli operatori di medici senza frontiere.
D. - Come si
presenta oggi la malnutrizione infantile nel mondo?
R. - La malnutrizione
causa ogni anno la morte di otto milioni di bambini, un terzo dei quali sotto i cinque
anni di età, ed è un problema che affligge 195 milioni di persone al mondo. L’area
più colpita dalla malnutrizione è l’area dell’Africa subsahariana dal Niger al Ciad,
Sud Sudan: questi sono i contesti maggiormente colpiti, ma dalla malnutrizione sono
colpiti anche contesti asiatici e latinoamericani. Per supportare quest’azione di
Medici senza frontiere, noi abbiamo lanciato una petizione proprio per creare questa
consapevolezza e spingere i governi e le istituzioni internazionali. Questa petizione
può essere firmata sul sito www.medicisenzafrontiere.it o sul sito www.starvedforattention.org.
La malnutrizione, a tutti gli effetti, è una malattia che può essere curata cono dei
prodotti oggi disponibili sul mercato. Il nostro obiettivo con questo progetto è di
creare consapevolezza rispetto a questi nuovi strumenti che possono essere utilizzati
e spingere i grandi Paesi donatori a finanziare questi progetti e a sostenere e condurre
le varie agenzie delle Nazioni Unite ad adottare questi nuovi protocolli. Ad oggi,
l’utilizzo di questi nuovi approcci è limitato: va implementato e va esteso a tutti
i programmi di lotta alla malnutrizione. Sono disponibili questi prodotti terapeutici
nutritivi pronti all’uso. Si tratta a tutti gli effetti di piccoli sacchetti contenenti
quella che somiglia a una crema di arachidi. Contengono tutti quei nutrienti che permettono
ai bambini gravemente malnutriti di uscire dalla crisi di malnutrizione grave e a
quelli moderatamente malnutriti di non cadere in una situazione di malnutrizione grave.
Esistono, quindi, delle soluzioni disponibili: vanno usate in maniera massiccia. Ciò
che noi chiediamo è che in tutti i programmi di lotta alla malnutrizione siano utilizzati
questi prodotti.