Joe Biden in Iraq: ottimista sulla formazione del nuovo governo
Prosegue in Iraq la visita del vicepresidente statunitense, Joe Biden, giunto ieri
a sorpresa a Baghdad, per sostenere gli sforzi dei leader locali in vista della difficile
formazione del nuovo esecutivo. Sul versante afghano oggi il generale Petraeus ha
assunto ufficialmente il comando delle forze internazionali. Sentiamo Eugenio Bonanata:
L’amministrazione
Obama ha scelto una data simbolica, il 4 luglio, festa dell’indipendenza americana,
per sottolineare l’impegno sui due fronti "caldi" della politica estera di Washington.
“Siamo impegnati in questa impresa per vincere”, ha sottolineato il generale Petreaus
durante la cerimonia per il suo insediamento ufficiale a Kabul. Ammettendo che dopo
tanti anni il conflitto sta attraversando una fase critica, il generale ha già chiesto
in queste ore piena collaborazione alle autorità locali. Unità di fronte alla minaccia
terroristica ma anche responsabilità e trasparenza: queste, infatti, le parole chiave
utilizzate nel faccia a faccia di ieri con il presidente Karzai, dedicato soprattutto
ad un altro tema delicato che è la corruzione. Ma sono le azioni della guerriglia
a ricordare ogni giorno la difficoltà verso la piena indipendenza del Paese: oggi,
4 morti per un attentato nella zona di Hemland, mentre è imprecisato il bilancio dell’attacco
di ieri sera alla base di Kunar. La violenza, dunque. Una costante anche in Iraq,
dove stamattina una donna si è fatta saltare in aria provocando almeno quattro morti
a Ramadi. Nel Paese del Golfo, l’ormai prossimo disimpegno delle truppe internazionali
deve fare i conti anche con l’empasse politico. A distanza di 4 mesi dalle
elezioni, non è stato ancora formato il nuovo esecutivo di Bagdad. Il vice di Obama,
Joe Biden, si è detto però estremamente ottimista su questo fronte e ha elogiato la
discussione in atto tra tutti i partiti iracheni, considerata segno chiaro del processo
di transizione democratica. Biden nella sua missione porta dunque l’incoraggiamento
della Casa Bianca a proseguire su questa strada, incontrando oggi il presidente Talabani
e i due principali candidati alla carica di primo ministro: Allawi e al Maliki.