Il pellegrinaggio in Polonia delle persone non udenti. Mons. Zimowski: imparare a
ricambiare il male con il bene
Si è tenuto stamani a Kalkow, in Polonia, l’incontro ecclesiale internazionale dedicato ai
non udenti, nell’ambito del pellegrinaggio organizzato dal Pontificio Consiglio per
gli Operatori Sanitari. Nella celebrazione di questa mattina il presidente del dicastero
per gli Operatori Sanitari, mons. Zygmunt Zimowski, si è soffermato su cosa significhi,
realmente, essere cristiano. Il servizio di Amedeo Lomonaco: “Un cristiano
– ha detto mons. Zimowski – è un uomo appartenente a Cristo” e per un cristiano l’amore
è necessario “come il pane quotidiano”, anche dove regnano pace e benevolenza. L’amore
taglia “le radici all’ira, all’odio” e in nome dell’amore del prossimo “bisogna stare
vicino a coloro che si sentono soli, che non hanno più forze per poter esprimere il
loro dolore”. Bisogna sostenere coloro che “non riescono a ritrovare il senso della
vita, la verità e la strada verso Dio”. Ma i cristiani di oggi – ha proseguito il
presule – troppo spesso vengono meno all’ordine di Cristo: “Che vi amiate gli uni
e gli altri”. Così spesso nella vita quotidiana “ci si vuole affermare a tutti i costi”
e non si intravede più nel prossimo un fratello ma “un concorrente, un avversario,
un nemico”. Bisogna invece imparare a ricambiare il male con il bene: “Non si può
escludere nessun uomo – ha detto mons. Zimowski – dalla sfera del nostro amore” poiché
“Dio ama tutti”. Amando gli altri, anche i più grandi peccatori, “scopriamo
in loro briciole di bene che li rendono degni dell’amore”. E il vero amore “è un riflesso
dell’Amore che Dio ha verso di noi, poiché Dio è Amore”. Tale Amore “ha la forza di
raddrizzare gli uomini e di sollevarli dalla caduta”. Anche le persone sorde – ha
concluso il presule ricordando le parole del Papa recentemente rivolte ai non udenti
– sono chiamate ad annunciare e ad essere testimoni del Vangelo, a rispondere al comandamento
di Cristo: “Che vi amiate gli uni e gli altri”.