Nuova fiammata di violenze in Somalia, dove proseguono gli scontri tra le truppe dell’Unione
Africana, che appoggiano il governo provvisorio, e le milizie integraliste 'Shabab'.
La Croce Rossa denuncia bombardamenti contro le strutture sanitarie di Mogadiscio,
in particolare sull’ospedale di Keysaney, nella periferia nord della capitale. Intanto
per le strade della città non accennano a placarsi gli scontri tra soldati dell’esercito
regolare e uomini dell’insurrezione armata anti-governativa. Durante gli intensi combattimenti
di ieri, un colpo di artiglieria si è abbattuto su un’abitazione, uccidendo 11 persone,
tra cui cinque bambini e tre donne. Altri sei civili sono rimasti uccisi nel fuoco
incrociato. Nel messaggio alla nazione diffuso ieri in occasione dell’anniversario
dei 50 anni di indipendenza del Paese, il Segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon
ha invitato i somali all’unità e confermato il sostegno della comunità internazionale
“a realizzare una Somalia in pace, stabile e prospera”. I ribelli integralisti hanno
però vietato ai cittadini di festeggiare la ricorrenza perché “contraria alla sharia".