2010-07-02 14:33:54

Incontro Onu sulla questione palestinese: messaggio di Ban Ki-moon


L’Incontro africano delle Nazioni Unite sulla questione palestinese, organizzato con il patrocinio del Comitato sull’Esercizio dei Diritti Inalienabili del Popolo Palestinese, si conclude oggi a Rabat, in Marocco. Il Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite (Unric) ha diffuso il messaggio di saluto ai partecipanti del segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon. L’incontro - scrive - “si svolge in un momento di tensione e incertezza nella regione. Continuano i negoziati di prossimità tra Israele e Palestina mediati dagli Stati Uniti. È essenziale che tutte le parti evitino provocazioni e colgano l’opportunità presentata dalle trattative. I prossimi mesi saranno fondamentali per vagliare la possibilità di arrivare a negoziazioni dirette, attraverso azioni più positive per i territori palestinesi occupati, inclusa Gerusalemme est”. Ban Ki-Moon, definisce “inaccettabile” la situazione a Gaza pur accogliendo “positivamente i recenti passi fatti da Israele verso una nuova politica nei confronti” della Striscia per la quale chiede “la fine del blocco”. Ad Hamas il Segretario Onu chiede di mostrare “responsabilità politica rafforzando ed estendendo il cessate il fuoco” e di muoversi in direzione della proposta di riconciliazione egiziana”. La lista delle richieste continua con queste priorità: la raccomandazione ad Hamas di riconciliarsi con Fatah e di rilasciare Gilad Shalit, la cui prigionia “non aiuta la causa palestinese”. Nel suo messaggio Ban Ki-Moon esprime anche preoccupazione “per la costruzione a Gerusalemme di nuovi insediamenti che continuano a minare la fiducia e a causare malcontento”. Costruzione che “dovrebbe essere interrotta, così come i provvedimenti discriminatori contro i residenti palestinesi della città; i Palestinesi dovrebbero avere libero accesso a Gerusalemme”. Quello relativo alla condizione della Città santa “rimane un problema e occorre trovare una strada che le permetta di emergere come capitale di Israele e del futuro Stato palestinese, rendendo l’organizzazione dei Luoghi Sacri accettabile da tutti”. Accincendosi a concludere il suo messaggio, il segretario generale afferma: “Apprezzo la riduzione di vincoli alla libertà di movimento avvenuta l’anno passato. Tuttavia, centinaia di checkpoint e altri ostacoli continuano a privare i residenti palestinesi dell’accesso alla loro terra, ai loro ospedali, alle loro scuole e a soffocare le attività economiche. Più progresso è necessario”. E conclude: per raggiungere tali obiettivi, è necessario che “i negoziati di prossimità tra Israeliani e Palestinesi conducano a trattative dirette che affrontino tutte le questioni esistenti. Tutti noi siamo chiamati a sostenere la soluzione a due Stati, con Gerusalemme capitale condivisa, in accordo con le risoluzioni Onu e il diritto internazionale.” (M.A.)







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