In Libia 300 eritrei rischiano l'espulsione di massa: l'allarme di Fortress Europe

Cresce la preoccupazione per lo stato in cui versano 300 eritrei trasferiti ieri dal centro di detenzione di Misratah e deportati in quello di Sebha, nel sud della Libia, in seguito ad una rivolta scoppiata dopo che i detenuti si sono rifiutati di firmare moduli per l'identificazione e il rimpatrio. La polizia li ha caricati su alcuni conteiner e costretti a 12 ore di viaggio estenuanti attraverso il deserto e ora si teme l’espulsione in massa. Si tratta di persone che se tornassero nel loro paese sarebbero sottoposte a violenze di ogni genere, come conferma al microfono di Cecilia Seppia, Gabriele Del Grande, fondatore di Fortress Europe-l’osservatorio sulle vittime dell’emigrazione.