Una nuova fiammata di violenza al confine tra Turchia e Iraq, dove questa mattina
alcuni scontri hanno provocato la morte di un soldato turco, tre paramilitari e 11
ribelli curdi del Partito dei lavoratori del Kurdistan. Il servizio di Salvatore
Sabatino:
Secondo
l'agenzia Anadolou, che ha diffuso la notizia, gli incidenti sono avvenuti in una
zona rurale presso la città di Pervari, nella provincia orientale turca di Siirt,
dove in mattinata erano rimasti uccisi un soldato e tre ''guardiani di villaggio'',
la milizia di appoggio alle forze armate. L’area da tempo vive in un clima di tensione,
alimentato dalle istanze secessioniste dei ribelli curdi, che nonostante le aperture
del premier Erdogan, ottenute grazie all’appoggio di Washington, continuano a preferire
la via delle azioni dimostrative piuttosto che quella del dialogo. Ankara da tempo
mantiene postazioni militari al confine con l’Iraq, con scaramucce continue, costate
la vita in pochi mesi a quasi 200 persone, tra guerriglieri, militari e civili. L’ultimo
grave episodio che ha visto coinvolti i ribelli del Pkk, era avvenuto il 21 giugno
a Istanbul, dove una bomba era esplosa al passaggio di un bus militare, uccidendo
almeno 5 persone, tra le quali una bambina, figlia di un militare. Nel fine settimana
precedente i ribelli del Partito per i Lavoratori del Kurdistan, avevano condotto
una serie di attentati nel nord est del Paese al confine con l'Iraq causando la morte
di 12 soldati e minacciando di compiere altri attacchi nelle città turche.