Francia: al via i preparativi per l’incontro ecumenico sulla famiglia in Europa
“Crisi e rinnovamento della famiglia in Europa”: su questo tema si svolgerà in Francia,
dal 25 al 29 luglio, un incontro internazionale a carattere ecumenico. Giunto alla
quinta edizione, l’evento è organizzato dall’Associazione Incontri Europei di La Salette
(Aser), cittadina in cui, nel 1846, apparve la Vergine Maria, e sarà ospitato dal
Santuario locale di Notre Dame. “Quest’anno – si legge in una nota - il tema della
famiglia è stato scelto poiché spesso essa viene toccata da incomprensioni di carattere
culturale, sociale e religioso”. In un messaggio indirizzato agli organizzatori ed
ai partecipanti all’incontro, mons. Jean Lafitte, segretario del Pontificio Consiglio
per la famiglia, sottolinea l’importanza di consolidare e rinnovare l’istituzione
familiare così da rilanciare l’intero continente europeo. “La famiglia – scrive mons.
Lafitte – è il luogo naturale in cui, da una parte, si esprimono i legami fondamentali
tra uomo e donna e, dall’altra, la vita viene donata e ricevuta. Fare attenzione all’istituzione
familiare – prosegue il presule – e quindi innanzitutto al matrimonio che ne è la
condizione basilare, significa costruire le fondamenta della società umana”. Quindi,
mons. Lafitte ribadisce che “il programma dell’incontro non si limita a constatare
la crisi reale della famiglia, ma cerca di individuare le radici di speranza per poi
tentare di formulare delle proposte”. Al di là di un semplice “approccio sociologico”,
continua la nota informativa sull’evento, “l’incontro vuole guardare alla famiglia
non solo come oggetto, ma soprattutto come soggetto dell’evangelizzazione. In questo
senso, essa rappresenta un vettore credibile di comunicazione, un segno al servizio
dell’unica Chiesa di Cristo”. Aperto ai cristiani, ai giovani, agli universitari e
agli esperti di tutta Europa, l’incontro vedrà la partecipazione, tra gli altri, del
cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione, di mons. Guy de Kerimel, vescovo
di Grenoble, e di mons. Jacques Suaudeau, membro della Pontificia Accademia per la
Vita. (I.P.)