La lettera dei vescovi del Congo per l’anniversario dell’indipendenza
È un bilancio cupo, tracciato da corruzione dei politici locali, accumulo di potere
nelle mani di pochi per interessi personali, una storia di colpi di Stato, guerre
a ripetizione e finte promesse sfociate in cattiva gestione della cosa pubblica, quello
che la Conferenza episcopale della Repubblica Democratica del Congo fa in occasione
del 50esimo anniversario dell’indipendenza del Paese. “Svegliatevi e restate svegli,
non potete più fallire – è l’esortazione che i vescovi rivolgono ai politici in una
lettera scritta per la ricorrenza del ‘Giubileo d’oro’, che coincide con il lavoro
di preparazione alle prossime Presidenziali, previste nel 2011 – l’impegno politico
è una delle forme più alte di carità e questa è un’occasione per chiedervi un impegno
teso verso un ideale, quello del bene comune”. I presuli, riferisce l'agenzia Misna,
chiedono alla politica una società meritocratica, la lotta al clientelismo e al nepotismo,
e fanno riferimento alla visibilità che l’Africa ha ottenuto grazie al sinodo dei
vescovi per il continente, svoltosi l’anno scorso in Vaticano. “Il Congo non soffre
per la mancanza di ricchezze – ricorda infine la Conferenza episcopale – ma per la
mancanza di giustizia distributiva”. (R.B.)