La Bibbia del fanciullo si arricchisce di altre 8 lingue africane
Parlerà le lingue Luanda e Luvale nello Zambia, la lingua Konkomba in Ghana, il Chindau
e il Makonde in Mozambico, ma anche il Luo in Kenya, il Boko in Benin e il Bari in
Sudan, la Bibbia del fanciullo, che si arricchisce oggi di 8 nuove traduzioni in altrettanti
idiomi africani. In Africa la diffusione della Bibbia non è solo uno strumento di
evangelizzazione, ma un mezzo per combattere l’analfabetismo: “È un grande aiuto al
nostro lavoro pastorale – commenta il presidente della Conferenza episcopale sudanese
e vescovo di Wau, Rudolf Deng Majak – le nostre famiglie hanno sete della Parola di
salvezza di Dio”. D’accordo anche il vescovo di Farafangana, in Madagascar, Benjamin
Marc Ramaroson: “A tutti quelli che imparano a leggere ne regaliamo una copia”, ha
promesso. L’iniziativa è stata resa possibile dal finanziamento di 22mila euro dall’ufficio
inglese dell’associazione Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs): “Rispondiamo così a
un desiderio del servo di Dio Giovanni Paolo II – spiega il fondatore di Acs, padre
Werenfried van Straaten – che aveva indicato la necessità di portare la Parola ai
più deboli e ai bambini che vivono nella miseria”. La Bibbia sarà accompagnata da
un poster con 55 illustrazioni che aiuteranno a comprendere meglio il testo. La Bibbia
del fanciullo ha alle spalle una lunga storia: il testo originale fu scritto in tedesco
nel 1979 dalla teologa Eleonore Beck e illustrato dalla suora spagnola Miren Sorne.
Da allora, ne sono state stampate circa 48 milioni di copie in 67 lingue, distribuite
in oltre 140 Paesi. (R.B.)