2010-06-28 16:34:06

Turchia: spazio aereo chiuso per Israele


La Turchia ha deciso di chiudere il proprio spazio aereo ad Israele, in seguito al raid della Marina israeliana del 31 maggio scorso contro un convoglio di navi che portavano aiuti umanitari a Gaza e che costò la vità a nove cittadini turchi. Lo ha riferito l'agenzia turca Anadolu, citando dichiarazioni rese dal premier Erdogan. Da parte sua, il Ministero israeliano dei Trasporti afferma di non aver ricevuto alcuna comunicazione. Ma la stampa israeliana alcuni giorni fa aveva riferito del divieto di transito ad un aereo militare israeliano, diretto in Polonia. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3  
Non è chiaro se le disposizioni impartite da Erdogan si riferiscano solo ai velivoli delle Forze armate israeliane, o anche ai voli civili. Se fosse confermata la chiusura totale dello spazio aereo turco, la principale ripercussione per Israele sarebbe nei voli diretti all'Europa orientale. Sorvolare la Grecia comporterebbe costi maggiori. In ogni caso, il nodo vero è quello che il provvedimento rappresenta: il via ad un duro braccio di ferro tra Turchia e Israele, che viene ad aggiungersi ai problemi già ben evidenti in Medio Oriente. Problemi tra i quali campeggia oggi la minaccia nucleare iraniana: il capo della Cia, Panetta, afferma che a Teheran possono bastare due anni per la bomba atomica e poi spiega che sulle decisioni da prendere la linea di Washington non è quella di Tel Aviv: al momento, gli Usa hanno convinto Israele che è ancora il tempo della diplomazia e delle sanzioni, e non ancora quello delle armi. È chiaro che il contrasto tra Israele e Turchia viene ad inserirsi in questo contesto. Più in generale, i temi del nucleare ci portano anche su un altro fronte aperto per la comunità internazionale: quello della Corea del Nord. Se al G20 l’Iran è stato un tema scottante e ricorrente nei vari colloqui bilaterali, sulla Corea del Nord si è pronunciato per tutti Barack Obama: “il comportamento bellicoso – ha detto – è inaccettabile”. Per tutta risposta Pyongyang ha fatto sapere che rafforzerà il proprio arsenale nucleare. E ha lanciato accuse e minacce: gli Stati Uniti avrebbero portato armi pesanti nella zona demilitarizzata al confine con la Corea del Sud; armi che se non saranno ritirate velocemente provocheranno “pesanti misure militari”. Sappiamo che il presidente americano in occasione del G20 ha parlato del rischio Corea in modo molto franco con la Cina. Sulla questione iraniana la Cina, così come la Russia, si è unita alle sanzioni. Su Pyongyang non sappiamo quale linea adotterà nel prossimo futuro.







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