Concluso il VII Simposio internazionale dei docenti universitari incentrato sulla
Caritas in veritate
E’ necessario creare un capitalismo più responsabile, più equo e più sostenibile.
Queste le conclusioni del VII Simposio internazionale dei docenti universitari sul
tema “Caritas in veritate. Verso un'economia al servizio della famiglia umana. Persona,
Società ed Istituzioni”, che si è concluso ieri sera a Roma. La tre giorni è stata
organizzata dall’ Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma, in
collaborazione con il Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. Il servizio di Marina
Tomarro: Creare le
basi per la nascita di un nuovo ordine economico che metta al centro l’uomo e la sua
dignità e non soltanto decisioni basate sulle logiche della finanza. Questo è l’impegno
preso dai 500 partecipanti al VII Simposio Internazionale dei docenti universitari.
Ascoltiamo il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente
del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, presente all incontro: “Il
fatto che si siano trovati insieme tutti gli economisti è stato molto importante,
perché sono proprio queste persone che con le loro decisioni e le ricerche che fanno
contribuiscono in qualche modo alla vita economica. E questo non soltanto nel loro
Paese, ma - per effetto della globalizzazione - il risultato delle ricerche, ovunque
esse vengano compiute, si fa sentire. E’ quindi molto importante che queste persone
cerchino di ispirare il loro lavoro ai sentimenti che sono espressi in questa Enciclica.
C’è chi dice di non credere affatto a questa economia - diciamo - di gratuità, ma
tantissimi altri trovano una grandissima ispirazione in questa Enciclica. Io so adesso
che a Londra, alcuni direttori di grandi banche si sono messi insieme a studiare questa
Enciclica. Già dall’inizio di quest’anno 4.000 interventi sono stati fatti su questa
Enciclica. Cerchiamo, quindi, di invitare la gente almeno a considerare la possibilità
di ispirare loro un sistema di pensiero partendo da alcune delle idee espresse in
questa Enciclica”. E durante la tre giorni i docenti hanno affrontato diverse
tematiche alla luce della Caritas in veritate: dalle cause della crisi economica alla
finanza etica, fino allo sviluppo integrale della persona nelle organizzazioni e nelle
imprese. Ma quali sono le prospettive per il futuro? Prof.Michele Bagella,
preside della facoltà di Economia, presso l’università degli Studi di Roma “Tor Vergata”:
“Io
credo che dopo queste giornate di discussione si cominci ad intravedere una strada
su cui lavorare e che è quella della finanza sostenibile. La crisi che abbiamo vissuto
ci ha messo di fronte a tanti fatti che denunciano una sostanziale incertezza. Noi
dobbiamo lavorare in questa direzione. E’ vero che nella finanza ci sono tante cose
che non funzionano, ma ce ne sono tante altre che funzionano. Partiamo allora da quelle
per migliorare e guardare verso il futuro, lavorando sul tema della trasparenza, sul
tema della consapevolezza, sul tema della responsabilità, sul tema del controllo.
Se si riesce, nell’ambito delle imprese e delle banche e nell’ambito dei Paesi e delle
istituzioni pubbliche, a - diciamo - rifarci a questi principi, io credo che siamo
sulla strada giusta”.