La solennità dei Santi Pietro e Paolo, la più "romana" fra le feste. Una riflessione
di padre Federico Lombardi
Un festa che parla di unità al ministero del Papa, di ecumenismo, di “romanità”. La
solennità dei San Pietro e Paolo del 29 giugno è tutto questo, da lungo tempo. Una
festa che vedrà Benedetto XVI presiedere nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura
i Vespri della vigilia alle ore 18, e nella Basilica Vaticana la Messa di martedì
prossimo, alle 9.30. Sui significati di questa solennità si sofferma il nostro direttore
generale, padre Federico Lombardi: La festa dei
Santi Pietro e Paolo è la più “romana” fra le feste. Effettivamente, Roma è quello
che è per la Chiesa universale proprio perché è il luogo del martirio e delle tombe
dei due grandi apostoli. In questa festa vengono a Roma i nuovi arcivescovi, nominati
nel corso dell’anno, per ricevere dalle mani del Papa il “pallio”, che porteranno
sulle spalle nelle celebrazioni liturgiche, come segno della loro unione con lui nella
guida delle loro Chiese e nella cura per la comunione della Chiesa universale. I palli
vengono conservati nella nicchia più vicina alla tomba di Pietro, sotto l’altare centrale
della Basilica, a picco sotto il vertice della grande cupola, che indica appunto il
cuore della comunione della Chiesa.
In questa festa viene a Roma anche
una delegazione del Patriarca ecumenico di Costantinopoli, per manifestare la fraternità
fra le Chiese ortodosse e quella cattolica, nella speranza di una comunione più piena.
Verso Roma guarda dunque da duemila anni chi prega, spera e lavora per l’unità della
comunità dei credenti in Cristo. A Roma viene pellegrino per ritrovare le testimonianze
di questa storia travagliata di passione per l’unità. Lo sguardo degli apostoli, qui
venerati e presenti dai tempi più antichi - come testimoniano anche i recentissime
ritrovamenti delle catacombe di Santa Tecla - ci accompagna nel cammino. La fede forte
del Successore di Pietro, la sua lettura degli eventi guidata dallo Spirito, rimane
il punto di riferimento più sicuro per chi vuole seguire Gesù Cristo, insieme agli
altri credenti, nella concreta vicenda della nostra storia.