2010-06-25 12:53:37

Benedetto XVI all’assemblea della Roaco: pace e libertà religiosa per il Medio Oriente


La Terra Santa, l’Iraq, il Medio Oriente hanno bisogno del dono di “una pace stabile e di una solida convivenza”: è l’auspicio di Benedetto XVI nell’udienza ai partecipanti all’Assemblea della Roaco, la Riunione per l’Aiuto alla Chiese Orientali, ricevuti stamani in Vaticano. Nel suo discorso, pronunciato in più lingue, il Papa ha messo l’accento sulle difficili condizioni in cui vivono tanti cristiani del Medio Oriente. L’indirizzo d’omaggio è stato rivolto dal cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3  
“J’ encourage les frères et sœurs qui, en Orient... ” 
“Incoraggio i fratelli e le sorelle che in Oriente condividono il dono inestimabile del Battesimo – ha detto il Papa – a perseverare nella fede, nonostante i numerosi sacrifici” e “a rimanere laddove sono nati”. Al tempo stesso, ha esortato quanti emigrano a “non dimenticare le loro origini, specialmente religiose”. Ha così reso un omaggio particolare ai cristiani che “soffrono violenze a causa del Vangelo, affidandoli al Signore”. 
“Je compte toujours sur les Responsables…”
“Conto sempre sui responsabili delle nazioni – ha aggiunto – affinché siano garantiti in maniera reale”, senza distinzioni, “la professione pubblica e comunitaria delle convinzioni religiose di ciascuno”. Il Papa ha invocato la pace per la Terra Santa e l’Iraq ricordando che questa nasce “dal rispetto dei diritti della persona” e dei popoli, e dal superamento di ogni discriminazione “religiosa, culturale o sociale”. Ha poi richiamato il suo appello in favore dell’Oriente Cristiano, lanciato a Cipro nel suo recente viaggio apostolico. In quanto strumenti della carità ecclesiale, ha affermato, “possiate voi collaborare sempre a vantaggio dell’edificazione della giustizia nella libertà e nella pace”. Né ha mancato di mettere l’accento sui frutti dell’Anno Sacerdotale a cui le Chiese orientali hanno contribuito attivamente anche attraverso l’aggiornamento spirituale e culturale. “In questo modo – ha detto in tedesco – voi contribuite a far risplendere nella Chiesa e nell’attuale società il dono prezioso ed irrinunciabile del ministero sacerdotale”: 
“Liebe Freunde, tragt mit eurem Engagement...”
“Cari amici – è stato l’invito del Papa – con il vostro impegno contribuite soprattutto a far sì che i sacerdoti delle Chiese orientali possano essere riverbero, nel nostro tempo" dell'antica "eredità spirituale”. Se nel loro ministero i sacerdoti sono “veramente guidati da motivi spirituali – ha detto ancora – i laici saranno a loro volta rafforzati nel loro impegno ad occuparsi delle cose terrene alla luce della loro vocazione cristiana”. Ha così rivolto il pensiero al Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente, in programma ad ottobre, che, ha detto, “sta già producendo i frutti benefici della comunione e della testimonianza per i quali il Sinodo è stato convocato”. 
“I am pleased at the broad cooperation…”
“Mi compiaccio – ha detto Benedetto XVI – per l’ampia cooperazione” fornita finora dalle Chiese Orientali e dalla Roaco per questo storico evento. Ed ha evidenziato l’importanza della presenza di rappresentanti della Roaco all’assise sinodale. Nella parte in italiano del discorso, il Papa ha ricordato mons. Luigi Padovese ed ha espresso parole di incoraggiamento per i cristiani d’Oriente: 
“Cari amici, vi chiedo di contribuire con le vostre opere a tenere viva la 'speranza che non delude' tra i cristiani d’Oriente. Nel 'piccolo gregge' che essi compongono è già operante il futuro di Dio e la 'via stretta' che stanno percorrendo è descritta dal Vangelo come 'via alla vita'”.







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