A Roma il VII Simposio internazionale dei docenti universitari sulla "Caritas in
Veritate"
“L’uomo deve essere messo sempre al centro delle scelte economiche e deve sempre esistere
un equità tra produzione e distribuzione perché solo in questo modo è possibile parlare
di bene comune e di una giusta economia”. Con queste parole il cardinale Turkson,
presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e pace, ha aperto ieri pomeriggio il
VII Simposio internazionale dei docenti universitari sul tema “Caritas in Veritate.
Verso un economia al servizio della famiglia umana. Persona società Istituzioni”,
cui partecipano oltre 500 studenti universitari. Il meeting, organizzato dall’ Ufficio
della Pastorale universitaria della diocesi e dal dicastero guidato dal cardinale
Turkson, si è aperto ieri a Roma presso il Centro nazionale delle ricerche e si concluderà
domani. Alla cerimonia inaugurale era presente anche Luigi Pasinetti, dell’Università
Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che ha spiegato come la vera novità di questa
Enciclica è il principio del dono gratuito senza costrizioni o umiliazioni, dove
in gioco non c’è soltanto un tornaconto individuale, ma il benessere di tutti. Nella
sessione di apertura sulla Dottrina sociale, che si è svolta ieri in mattinata nella
Pontificia Università Lateranense, mons. Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio
di Giustizia e pace, ha ricordato che “la Caritas in veritate può essere la
magna charta di un impegno rinnovatore della cultura , perché in una società che tutto
inghiotte questa enciclica offre le basi di una nuova proggetualità che supera gli
equilibri globali.” Oggi, il convegno prosegue con un’analisi approfondita dei docenti
partecipanti sulla Caritas in veritate, analizzata non solo dal punto di vista
economico, ma anche finanziario, scientifico, storico e dell’ambiente. (A cura
di Marina Tomarro)