Per i vescovi cechi il Crocifisso è un "elemento positivo"
In vista dell’imminente udienza della Corte Europea sul crocifisso, il 30 giugno,
mons. Dominik Duka, presidente dei vescovi cechi, ha inviato una lettera a mons. Aldo
Giordano, Osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d'Europa. “Il
Cristianesimo, nella forma di cultura giudaico-cristiana, è stato presente alla nascita
e alla formazione della civiltà europea e americana e finora, questi valori sono gli
unici in grado di mantenere l'Europa viva e forte. Questi valori sono gli stessi applicati
per la formazione dell'Ue. Per continuare a trasmettere la propria identità e i propri
valori alle generazioni future, le nostre società di tradizione cristiana non devono
rifiutarsi di mostrare pubblicamente i propri simboli religiosi”. “Nei Paesi di tradizione
cristiana, la Cristianità ha contribuito alla formazione della cultura nazionale.
In questo contesto, la croce specie nelle scuole non è solo tollerabile e giustificata
ma costituisce anche un elemento positivo. Il diritto alla libertà di religione esiste
in tutti i Paesi europei e si estende, consentendo altri simboli religiosi”, ha osservato
l'arcivescovo. “Riteniamo che non sia compito della Corte europea prendere decisioni
in materia di religione e su questioni di moralità”, ha detto mons. Duka per il quale
“il ruolo della Corte è operare all’interno della cornice di moralità trasmessa ai
nostri tempi dalla civiltà greco-romana e cristiana”. (R.P.)